Il racconto degli abusi in un tema: così la ragazzina denuncia il padre-orco

Lo sconvolgente racconto della minorenne sulle pagine di un tema scolastico. L'uomo è stato condannato a 5 anni per violenza sessuale aggravata

Il racconto degli abusi in un tema: così la ragazzina denuncia il padre-orco

Un'autentica storia dell'orrore quella narrata sulle pagine di un tema redatto a scuola da una ragazzina di soli 13 anni. L'unico modo che la giovane aveva trovato per raccontare il terribile episodio che le era accaduto una notte di pochi mesi prima, quando suo padre si era introdotto nella sua cameretta per abusare di lei.

L'incubo raccontato sul tema in classe

I fatti di cui parliamo risalgono al 2019, per la precisione al 26 di dicembre. La vittima, allora 13enne, stava dormendo nel suo letto quando suo padre l'aveva raggiunta per approfittare di lei. Per giorni e giorni la minorenne era rimasta in silenzio, cercando di evitare il genitore il più possibile e chiedendo di trascorrere le notti dalla nonna. Un comportamento apparso inizialmente strano. Poi, la verità.

Non sapendo come esternare tutto il dolore e l'angoscia provata, tre mesi dopo la giovane aveva riversato tutto quello che aveva dentro nel tema in classe assegnatole durante l'ora di italiano. L'orrore messo nero su bianco.

"Quella notte era strana, io sentivo e vedevo tutto e solo al pensarci mi viene da dire: ma era veramente mio padre?" scrive la 13enne, come riportato da Il Messaggero. "Ho toccato con il mignolo le sue parti intime, ho temuto che potesse succedere altro. Sono stata ferma, non mi sono mossa, per fingere di dormire. Aveva la mano sopra la mia e mi faceva il gesto, mi sono voltata dall'altra parte e lui ha capito che ero sveglia ed è andato via".

Frasi agghiaccianti, disturbanti, che fecero naturalmente scattare l'allarme. Nel compito di italiano anche un accenno alla violenza domestica, quando la minore parla del rapporto fra i gentori: "Quando litigano e lui vuole picchiarla ci sono sempre di mezzo io. Mi prendo le botte per loro, ma non importa, preferisco fare da scudo a mamma perché lui, una volta, mi ha detto che l'avrebbe uccisa".

Le spiegazioni e le conferme

Secondo quanto emerso, prima del tema rivelatore la 13enne aveva cercato di confidarsi anche con la mamma, inviandole un video dalla casa della nonna. La donna aveva quindi chiesto spiegazioni al marito, che aveva addotto delle scuse: "Io le ho solo abbassato la maglietta del pigiama, ansimava e l'ho dovuta coprire".

Una storia ben diversa da quella della ragazzina, che aveva invece raccontato di come il padre le avesse preso il braccio per portarle una mano verso le sue parti intime.

Interrogato dagli inquirenti, il fratello della vittima ha confermato il racconto della giovane. Il ragazzo ha infatti raccontato che la notte del 26 dicembre stava giocando con i videogiochi quando aveva visto il padre rientrare a casa. "Faceva avanti indietro tra il salone e la camera, con passi pesanti, come per controllare che fossimo tutti a letto, ma ad un certo punto ho sentito la porta di mia sorella chiudersi" ha riferito.

La condanna

Il padre della ragazzina ha negato ogni accusa, parlando di "gesto che non si può neanche pensare".

Il racconto lucido della vittima, la testimonianza del fratello e altri elementi hanno portato il giudice ad emettere la condanna. Accusa di violenza sessuale aggravata, l'uomo è stato condannato a 5 anni di reclusione, oltre che al pagamento di una sanzione di 20mila euro.

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