Fiabe e bambini, un binomio indissolubile, che nel ventunesimo secolo diventa terreno di scontro ideologico. Perché i racconti, si sa, non solo un modo per far fantasticare i piccini. Attraverso le fiabe di ogni tempo, i più piccoli imparano e crescono. Le fiabe educano, alla bontà, al rispetto e all'accettazione del prossimo. Belle parole che nell'epoca del "gender fluid" rischiano però di tradursi in eventi divisivi. Come quello pubblicizzato sul sito internet del Comune di Roma in questi giorni. Un ciclo di incontri, a partire dal 26 febbraio, che si terranno presso la Biblioteca Interculturale "Cittadini del Mondo" di via Opita Oppio, in VII Municipio. Lo scopo, si legge nell'annuncio, è "far conoscere storie di inclusione e amicizia senza pregiudizi di genere". E soprattutto senza genere. Visto che già dal titolo ("Fiabe e racconti d'inclusione e amicizia per bambin* e ragazz*") gli organizzatori hanno censurato l'identità di genere con un asterisco. Ma c'è di più. A narrare alle giovanissime generazioni fiabe e racconti saranno le "regine" contemporanee, ossia le drag queen Cristina Prenestina e Paola Penelope, che accoglieranno le scolaresche del territorio insieme agli operatori di "Cittadini del Mondo".
"È inaccettabile che questo corso sia pubblicizzato sul sito del Comune di Roma. Il sindaco Raggi intervenga e blocchi quest'assurdità", è l'appello di Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vicepresidente di Pro Vita & Famiglia, Onlus organizzatrice del Congresso delle Famiglie di Verona. I due responsabili pongono anche l'accento sulla gratuità dell'appuntamento. "I cittadini romani non vogliono pagare di tasca propria queste iniziative vergognose, che indottrinano i nostri figli su teorie che nel mondo sono già oggetto di revisione e di passi indietro, dopo i danni che hanno fatto. Non esistono sessi aggiuntivi oltre al maschio e alla femmina affermano i biologi". E allora l'invito ai genitori è di "non far partecipare i propri figli" e "prestare attenzione a questi eventi". "Perché i bambini sono i più vulnerabili al negazionismo sessuale e il concetto di identità di genere invece del sesso biologico è una dannosa intrusione nella sfera intima dei minori".
Qualche settimana fa, un caso analogo si è registrato anche nel I Municipio. Il polverone si è alzato attorno ai libri selezionati (e finanziati) dalla minisindaca del Partito Democratico, Sabrina Alfonsi, per essere distribuiti nelle scuole elementari e medie. "I titoli che abbiamo scelto affrontano temi importanti: accoglienza, diritti, solidarietà, uguaglianza, intercultura. Dalle famiglie arcobaleno al razzismo, dalla disabilità alla malattia dei piccoli pazienti lontano da casa, fino al mondo dei piccoli con autismo", ha spiegato la Alfonsi. Si tratterebbe di indottrinamento alla ideologia gender, invece, per il consigliere della Lega Marco Veloccia. "Una violenza etica e morale perpetrata nei confronti di bambini e adolescenti", denuncia Veloccia.
"Il tentativo di modificare il comune sentire nei confronti di questioni etiche ancora dibattute è subdolamente coperto da temi come la lotta al bullismo e alla discriminazione che invece noi sosteniamo pienamente", conclude il leghista diffidando la Alfonsi dal distribuire i libri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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