Rissa tra la notte del 14 e 15 aprile in via Nazionale, nel centro di Roma. L'autista di un autobus dell'Atac ha immediatamente segnalato alle forze dell'ordine la presenza di un gruppo di ragazzi stranieri che stavano litigando a bordo del mezzo pubblico. I cinque fermati, di età compresa tra i 19 e i 30 anni, sono stati trovati visibilmente alterati da sostanze alcoliche. Il gruppo ha cominciato a litigare per motivi poco chiari, prima in piazza Indipendenza, poi ha proseguito l'acceso diverbio, nel frattempo divenuto più violento, all'interno del mezzo pubblico.
Dopo la chiamata al 112, effettuata dall'autista, diverse pattuglie dei carabinieri sono intervenute sul posto fermando i cinque, denunciati a piede libero per rissa e lesioni. Uno di loro, che aveva riportato gravi ferite, è stato portato all'ospedale San Giovanni in codice rosso, ma non in pericolo di vita.
L'autista che guidava il mezzo e aveva fatto salire i cinque a bordo si era subito accorto della situazione incresciosa, ma solo dopo che il gruppo era arrivato alle mani ha accostato il mezzo alla fermata e ha chiamato aiuto.
La notizia non suscita scalpore tra i romani in quanto le risse sugli autobus sono ormai all'ordine del giorno e spesso sono proprio i conducenti o i controllori a farne le spese. Qualcuno chiede più controlli nella Capitale, sempre più in mano a vandali e delinquenti che agiscono soprattutto la notte. Di poche settimane fa, infatti, quattro malintenzionati, dopo aver preso il controllo di un automezzo e avevano aggredito con un estintore e poi rapinato l’autista.
Dopo quel grave episodio
Atac aveva condannato l'aggressione esprimendo totale e piena solidarietà ai propri dipendenti. Anche se dalla parole è importante passare ai fatti, garantendo più sicurezza ai cittadini e a chi lavora sui mezzi pubblici.
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