Decine di fotocopiatrici abbandonate in un parco, così Raggi ha scoperto gli "zozzoni"

In 48 ore la polizia locale è riuscita a risalire ai responsabili dello sversamento e adesso Raggi promette di "riportare ordine e pulizia"

Decine di fotocopiatrici abbandonate in un parco, così Raggi ha scoperto gli "zozzoni"

Un ammasso di fotocopiatrici industriali abbandonate nel bel mezzo di un’area verde ad Acilia. Viene dal parco di via Bepi Romagnoni l’ennesima fotografia di una città che – per usare le parole dette dal suo sindaco, Virginia Raggi, all’ex ad Ama Lorenzo Bagnacani“è fuori controllo”.

Stavolta però la macchina amministrativa si è mossa con inedita solerzia e gli “zozzoni” sono già stati individuati e denunciati. Ad annunciarlo dal suo profilo Facebook è proprio la prima cittadina della Capitale. Un’indagine, ricorda la Raggi, “effettuata a tempo di record” (48 ore) dagli agenti del reparto Pics-Ambiente e “resa possibile grazie alla collaborazione delle case costruttrici degli apparecchi”.

Come? “Attraverso un lavoro di analisi delle transazioni economiche”, spiega il sindaco, gli agenti hanno ricostruito “la catena degli acquirenti temporanei, fino al magazzino dove queste stampanti erano state stoccate in attesa di uno smaltimento o di un eventuale riutilizzo”. Al termine del sopralluogo l’area è stata posta sotto sequestro.

Una storia con il

lieto fine che, stando al tenore dell’annuncio del sindaco, suona come un cambio di passo e una promessa: quella di “riportare ordine e pulizia nelle aree verdi della nostra città e cambiare direzione, insieme”.

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