È indagato dalla procura di Roma con l'accusa di "morte come conseguenza di altro reato" il 69enne siriano coinvolto nella morte di Maddalena Urbani, figlia di Carlo, il virologo che ha isolato il virus della Sars nel2003. Sul corpo della ragazza sono stati riscontrati segni di violenza. Domani il medico legale eseguirà gli esami autoptici sulla salma.
Maddalena, morta per un'overdose
Non sono ancora state chiarite le circostanze del decesso di Maddalena Urbani, figlia del noto scienziato Carlo Urbani. La ragazza, 21 anni il prossimo maggio, è stata rinvenuta senza vita all'interno di un appartamento in via Vibo Mariano, sulla Cassia, nella giornata di sabato 27 marzo. Ad allertare i soccorsi è stato un 69enne siriano, già noto alle forze dell'ordine per reati legati alla droga nonché proprietario dell'abitazione. Nonostante i tentativi di rianimazione, la giovane non si è più ripresa: i medici ritengono sia morta per overdose di sostanze stupefacenti. In casa del pusher, gli agenti della squadra mobile, diretti da Luigi Silipio, hanno trovato una quantità imprecisata di eroina. In misura di una possibile correlazione tra il ritrovamento dello stupefacente e il decesso della 21enne, nella tarda serata di sabato, lo straniero è finito in manette con l'ipotesi di reato per spaccio e detenzione di droga.
"Segni di violenza sul corpo di Maddalena"
Stando a quando riporta l'agenzia stampa Agi, sul corpo di Maddalena sarebbero stati riscontrati segni di violenza ma, al momento, non è possibile stabilire con certezza se siano contestuali al decesso. Al fine di chiarire le circostanze della drammatica morte, domani sarà eseguita l'autopsia sulla salma. Gli accertamenti si svolgeranno presso l'istituto di medicina legale del Policlinico Agostino Gemelli ed è probabile che già nella giornata di mercoledì si avranno i primi riscontri.
Il siriano indagato
Intanto, il 69enne siriano è stato iscritto nel registro degli indagati per la morte sospetta della giovane. Il reato che gli viene contestato è quello di "morte come conseguenza di altro reato". Gli inquirenti sospettano che vi sia un rapporto di stretta connessione tra il decesso per overdose della 21enne e il pusher straniero. Tuttavia restano ancora molti punti oscuri da chiarire nella vicenda.
Su tutti, il motivo per cui Maddalena si trovasse nell'appartamento sulla Cassia. L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Nunzia D'Elia e dal pm Pietro Pollidori: a loro spetterà l'arduo compito di fare luce sui fatti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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