Un furto messo a segno da chi dovrebbe aiutare il lavoro domestico. Una colf deruba anziani con la complicità del suo compagno. Un modus operandi semplice, ripetuto nel tempo: conquistare la fiducia dei propri assistiti e, approfittando del ruolo di domestica, sottrarre beni dalle loro abitazioni. Oro e gioielli per 20mila euro. Così è stata arrestata.
Ad allarmare i carabinieri della stazione di Formello sono state le denunce di due vittime che sono state derubate e truffate. Le indagini dei militari hanno permesso di accertare le responsabilità di una domestica 39enne e del suo compagno 59enne, entrambi cittadini romani con precedenti, che sono finiti in manette e portati nel carcere di Rebibbia, su disposizione del giudice per le indagini preliminari del tribunale ordinario di Roma.
È lui che ha emesso una misura cautelare in carcere per furto aggravato e tentata truffa. Due gli episodi emblematici della pericolosità manifestata dalla coppia, sono accaduti a Formello: il furto di beni e preziosi, per un valore di circa 20mila euro, dall’abitazione di una delle vittime. E il tentativo di incassare un assegno per il valore di circa 50mila euro, prelevato dal carnet presente nella casa della seconda vittima, consegnato a un istituto bancario falsificando la firma dell’avente diritto.
I lavoratori domestici regolarmente assunti dalle famiglie italiane sono circa 865 mila, con una lieve prevalenza di colf (54,4%) rispetto alle badanti (45,6%). Negli ultimi anni, tuttavia, le colf hanno registrato un lieve calo mentre le badanti continuano ad aumentare. Le badanti si concentrano nelle regioni del Centro-Nord, mentre le colf sono in prevalenza in Lombardia e Lazio.
Poco tempo fa un fatto analogo accaduto sempre a Roma. Armati di ascia e pistola, e grazie all’aiuto della colf infedele, hanno sequestrato i proprietari di una villa per rubare, dalla cassaforte, un malloppo da 60mila euro. I fatti sono accaduti a Fiano Romano dove due uomini, con il volto coperto e armati, sono entrati in una villa sequestrando i due proprietari (marito e moglie) per farsi consegnare il denaro e i preziosi, per un valore di molte migliaia di euro, contenuti in una cassaforte che è stata smurata.
Durante la fuga i due malviventi hanno sottratto, da un’abitazione di Capena, un’autovettura abbandonata poi all’altezza di Guidona, dopo che erano
stati notati da una pattuglia della polstrada. In quell’occasione i due sono riusciti a dileguarsi nelle campagne. Il giorno seguente però sono stati intercettati dalle forze dell’ordine. E presto sarebbero stati arrestati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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