Imen Chatbouri, un video incastrerebbe Catoi come suo assassino

Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza si vede il romeno seguire l'ex atleta, fino a raggiungerla sul Ponte Sisto. Per l'accusa si sarebbe trattato di un omicidio premeditato

Imen Chatbouri, un video incastrerebbe Catoi come suo assassino

A pochi giorni di distanza dal fermo un'ulteriore prova confermerebbe la colpevolezza del romeno Stefan Iulian Catoi, accusato dell'omicidio dell'atleta Imen Chatbouri.

La 37enne tunisina, campionessa nella disciplina del lancio del giavellotto, morì nella notte del 2 maggio, precipitando dal Ponte Sisto (Roma). Fu un passante a trovarla senza vita e con il volto tumefatto sulle sponde del Tevere.

L'ipotesi di suicidio è stata presto scartata dagli inquirenti, che sono arrivati a Catoi grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona ed alla testimonianza dello stesso coinquilino di Imen, un ragazzo olandese. Quest'ultimo era presente quella notte, come dumentato da alcuni video, ma ad un certo punto si è allontanato lasciando i due da soli.

"Non l'ho uccisa io, ci eravamo conosciuti in un pub e abbiamo passato la serata insieme ma poi ci siamo salutati e io ho preso un bus notturno". Così si difende il 26enne romeno, finito in manette lo scorso sabato, come riferito da "Il Messaggero". Eppure c'è un video che pare proprio inchiodare lo straniero alle proprie responsabilità.

Nel filmato, dove sono ripresi gli istanti che precedono l'omicidio, si vedono più volte Imen e Stefan Catoi (l'uomo con la felpa bianca) insieme, anche all'interno di un negozio. Successivamente il romeno segue l'ex atleta fino a Ponte Sisto, dove avviene l'omicidio. Dopo aver afferrato la 37enne per le spalle, l'avrebbe gettata giù dal ponte, scaraventandola nel vuoto. A questo punto sarebbe sceso dalle scale del Lungotevere per raggiungere la sua vittima, prenderle il cellulare ed occultare ogni prova che potesse ricondurre a lui.

Nel tentativo di nascondere l'omicidio il più a lungo possibile, avrebbe anche posto una sacca da palestra sotto il capo di Imen, così che agli occhi dei passanti potesse apparire come una giovane che stava dormendo.

Un omicidio premeditato, dunque, per l'accusa. Secondo gli inquirenti quella notte la 37enne tunisina avrebbe respinto le avances del romeno, facendolo andare su tutte le furie.

A seguito di un'accesa discussione, pertanto, l'uomo l'avrebbe aggredita fino ad arrivare ad ucciderla. Al momento Stefan Iulian Catoi, accusato di omicidio, si trova dietro le sbarre del carcere di Regina Coeli, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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