Metro B1 pericolosa: costruttori condannati a sistemare tutti i difetti

La società nata dall'incorporazione di Salini in Impregilo, nel caso non dovesse rispettare la sentenza, sarà costretta a versare 1,1 milioni di euro a Roma Metropolitane

Metro B1 pericolosa: costruttori condannati a sistemare tutti i difetti

Sono quasi dieci anni che un significativo tratto della metro B1 di Roma presenta una serie di disfunzioni che mettono in pericolo l’incolumità dei passeggeri. In particolare, dalla fermata Annibaliano fino al capolinea Jonio ci sono perdite d’acqua piovana preoccupanti, danni alla struttura di rivestimento della soffittatura e disagi mai risolti per quanto riguarda i servizi essenziali, come gli ascensori e le scale mobili. Dopo un lungo dibattimento in tribunale, i giudici, nella sentenza di primo grado, hanno dato ragione a Roma Metropolitane che aveva denunciato le imprese responsabili della realizzazione della metro. I disagi della linea B1, per i magistrati, sono da attribuire alla Webuild, società nata nel 2014 dall'incorporazione di Salini in Impregilo.

Andando indietro nel tempo, tutto è cominciato nel 2004, quando il Comune di Roma ha affidato i lavori di costruzione della metropolitana B1 per circa 350 milioni di euro. L’opera, revisionata più volte, ha avuto la supervisione di Roma Metropolitane, una società partecipata che ha il compito di realizzare infrastrutture per conto del Comune. I problemi della tratta della metropolitana erano, comunque, già emersi nel momento in cui furono avviati i collaudi e si sono presentati nella loro gravità a partire dal 2013, quando sono state riscontrate le prime perdite d’acqua.

Nonostante le polemiche e gli inviti a sistemare le anomalie, però, la situazione è peggiorata sempre di più. Nel 2016 è stata l’Atac, la società che gestisce i treni, a scrivere al Comune, lamentandosi per le infiltrazioni piovane e il pericoloso distacco dei rivestimenti della soffittatura. È in quel preciso momento che Roma Metropolitane ha deciso di denunciare i costruttori, portandoli nelle aule di un tribunale. I giudici, dopo lunghe perizie, hanno ritenuto che la Webuild fosse colpevole di negligenza. “Le infiltrazioni d'acqua all'interno della galleria della metropolitana – hanno scritto i magistrati, come riporta il quotidiano la Repubblicacostituiscono gravi difetti dell'opera destinata a lunga durata, essendo idonee a compromettere la funzionalità globale e la normale utilizzazione del bene”.

A questo punto, la società di costruzione ha tre mesi per rimediare ai difetti di

costruzione. In caso contrario dovrà versare a Roma Metropolitane 1,1 milioni di euro. Uno smacco notevole per Webuild che adesso ha poco tempo per sistemare le tante anomalie presenti sulla tratta della metropolitana B1.

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