"Il New York Times stronca la Capitale"

In un articolo un giornalista del New York Times stronca la Capitale, parlando di tutti i suoi problemi, in primis quello dei rifiuti. Ad arricchire il pezzo ci sono foto di cassonetti stracolmi e sacchi dell’immondizia abbandonati

"Il New York Times stronca la Capitale"

Anche gli americani si sono accorti che la Capitale italiana è davvero sporca. A stroncare la Città Eterna è niente di meno che il New York Times che ha dedicato a Roma un lungo articolo non proprio piacevole per noi italiani, che abbiamo come biglietto da visita la città de “La dolce vita”. Ma quelli erano altri tempi, erano gli anni ’60 e anche la Capitale era diversa. Il celebre quotidiano statunitense ha fatto un quadro purtroppo veritiero della crisi romana, anche se rivolge qualche speranza al termovalorizzatore tanto desiderato dal sindaco Roberto Gualtieri.

Come il NYT vede Roma

Il titolo del pezzo spiega già quale sarà il contenuto dell'intero articolo: “Mentre Roma brucia (o almeno la sua immondizia), un sindaco osa sognare”. La prima immagine che apre il reportage è quella di un operaio che cerca il suo cane in una discarica di Roma, scomparso da quando l’area aveva preso fuoco nel mese di luglio, periodo in cui la Capitale era stata piegata da vari roghi. Ecco come il giornalista racconta la situazione della città: “Da anni ormai niente simboleggia la caduta di Roma più della sua crisi dei rifiuti. Un serraglio spazzatura di cinghiali, gabbiani violenti e topi si riunisce per banchettare con i detriti traboccanti della capitale. All'inizio di quest'estate, un'ondata di incendi sospetti negli impianti di immondizia e nei depositi di rottami - letteralmente incendi nei cassonetti - ha oscurato i cieli, soffocato l'aria e sollevato lo spettro di incendi dolosi e criminalità organizzata”.

Uno sguardo al piano del sindaco

Nell'articolo si legge poco dopo come Gualtieri stia cercando di portare avanti la sua idea di dare a Roma il termovalorizzatore da 600mila tonnellate. Sul tavolo del sindaco capitolino c’è anche la revisione della municipalizzata Ama che è contenuta nel piano, suddiviso in tre fasi, pensato da Gualtieri per far fronte all'emergenza rifiuti. Come riporta il quotidiano statunitense, "entro la fine dell'anno la città assumerà circa 650 persone per pulire le strade e per reprimere l'esercito dei perdigiorno. Nella seconda fase, entro due anni, il Comune dovrebbe mettere nuovi cassonetti nelle strade di Roma, mentre la terza fase inizierebbe nel 2025, verso la fine del suo mandato quinquennale, quando dovrebbe entrare in funzione il termovalorizzatore”.

Il New York Times lancia poi un stoccata anche ai romani, non proprio perfetti nei loro comportamenti quotidiani. Viene per esempio riportato come alcuni ristoranti utilizzino i cassonetti riservati ai cittadini, o come questi ultimi lascino i sacchi di immondizia ai lati dei contenitori strapieni, con il rischio che gli animali vadano a cercarvi cibo.

Si parla poi delle buche in giro per la Capitale o degli autobus che spesso hanno preso fuoco da un momento all’altro.

Tutte immagini che certo non fanno una bella pubblicità a Roma, la "Città eterna" che tutto il mondo ci invidia. Nelle foto a corredo dell'articolo purtroppo fanno bella mostra delle foto con la città sommersa dai rifiuti. Un biglietto da visita di cui, francamente, avremmo volentieri fatto a meno.

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