"Oltraggio alla memoria dei fratelli Mattei": M5s boccia mozione per salvare l'associazione

Il Movimento 5 Stelle ha bocciato la mozione di revoca del provvedimento di rilascio dell'immobile dove l'associazione nata in memoria delle vittime del rogo di Primavalle svolgeva la sua attività

"Oltraggio alla memoria dei fratelli Mattei": M5s boccia mozione per salvare l'associazione

Qualcuno non esita a definirlo come un “nuovo oltraggio alla memoria dei fratelli Mattei”. È stata accolta da uno strascico di polemiche bipartisan la levata di scudi grillina contro la mozione che chiedeva alla sindaca di “revocare il provvedimento di rilascio del locale di via Conforto 9”.

Una richiesta trasversale, presentata da Fratelli d’Italia e sottoscritta anche da Pd, Forza Italia, Sinistra italiana e RomaTornaRoma, che ha però incassato la bocciatura dell’aula. Nonostante, come ricorda l’atto, a febbraio dello scorso anno fosse stata approvata all’unanimità una mozione che impegnava l’amministrazione a “porre in essere tutte le iniziative necessarie” alla “provvisoria sospensione” dei provvedimenti amministrativi di rilascio degli immobili del patrimonio di Roma Capitale “dati in concessione per attività senza fine di lucro nelle more dell’approvazione del nuovo regolamento sulle concessioni”.

Tra questi rientra senz’altro il piccolo immobile di via Conforto, consegnato nel 2006 all’associazione Fratelli Mattei dall’ex sindaco Veltroni, e divenuto negli anni una vera e propria casa del ricordo di tutte le vittime degli anni di piombo. Ecco perché le razioni delle opposizioni non sono tardate ad arrivare. Secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo, “non ci sono parole per descrivere lo schifo verso questi grillini privi di anima e di coscienza: hanno oltraggiato ancora una volta la memoria di Virgilio e Stefano vittime della strage di Primavalle”. Mentre dalle file dem, l’ex candidato sindaco Roberto Giachetti, ha sollecitato l’amministrazione a “prendere una decisione per recuperare un garage che ha un valore straordinario per la città, che rappresenta la testimonianza di una ferita che in questa città ha colpito tutti”.

Dal canto suo, invece, la presidente della commissione Patrimonio del Campidoglio,

Valentina Vivarelli, si è giustificata dicendo che “per quanto la nostra volontà politica sia salvaguardare le attività socioculturali, è vero anche che non abbiamo il diritto di entrare in atti così precipui”.

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