Le immagini di Roma invasa dalla spazzatura sono, ormai, diventate normali. I cinghiali che rovistano nei rifiuti non fanno più notizia, così come i gabbiani feroci che stridono ai passanti dall'alto dei sacchetti abbandonati sui marciapiedi, che sotto i loro colpi si rompono e lasciano scivolare via i rifiuti, creando ciò che tutti, dai cittadini ai turisti, vedono coi loro occhi. A questo, ora, si è aggiunto il Tevere, che a causa della siccità è ormai in secca e lascia andare i miasmi che pervadono Roma. Le critiche alla gestione della città arrivano anche dal Vaticano, con dichiarazioni tranchant sulle condizioni di Roma.
"I romani veramente fanno un corso di sopravvivenza quotidiana. Io penso che dovrebbe essere loro dato anche un premio perché arrivano alla fine della settimana senza avere 'scapocciato' troppo rispetto alla corsa a ostacoli che devono vivere su tutti i fronti", dice senza mezzi termini monsignor Benoni Ambarus, vescovo ausiliario nella diocesi del Papa, a Roma, in un'intervista a Vatican news. Don Ben, che è nato in Romania, vive da Roma da 26 anni e ormai si sente romano, tanto da aver assimilato perfettamente i problemi di una città che non ha un buon sistema di raccolta dei rifiuti, tanto senza la raccolta differenziata e il termovalorizzatore, contro il quale il M5s continua a fare opposizione, nonostante la città sia al collasso.
Monsignor Benoni Ambarus parla di "giungla urbana" e lo fa con cognizione di causa, chiedendo l'intervento della politica che deve fare "uno scatto di dignità a fare delle scelte che sappiano di futuro, non di tornata elettorale". Il riferimento è, ovviamente, a Roberto Gualtieri, sindaco di Roma eletto nemmeno un anno fa, e a tutta la classe dirigente romana, anche quella di opposizione, in particolare il M5s: "Con i veti incrociati mi sembra che cadiamo nel provincialismo. Questo non è tollerabile per Roma". Ma quanto si vede a Roma non è solo colpa dell'amministrazione o, meglio, non solo, perché anche i romani hanno la loro parte di responsabilità: "Il degrado ambientale, contro cui dovrebbe lottare assolutamente l'amministrazione, tutte le amministrazioni, tutte le istituzioni, a volte rischia di diventare un alibi per il singolo cittadino per il quale c'è sempre qualcun altro che deve fare qualcosa".
Il ritorno dei turisti ha aggravato una situazione già pericolante e il pensiero di don Ben è al prossimo Giubileo, quando arriveranno a Roma i pellegrini di tutto il mondo: "Se l'amministrazione non troverà una soluzione davvero risolutiva alla questione dei rifiuti, ma come potremo arrivarci migliori? Io spero
che l'attuale tentativo del sindaco, che mi sembra abbia fatto delle proposte ultimamente, possa anche andare in porto. Dobbiamo arrivare migliori al Giubileo tutti quanti, come popolo romano e come Chiesa di Roma".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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