Lo sgombero era nell'aria da giorni. I circa 60 rifugiati sudanesi accampati da tre mesi in strada, al di fuori della palazzina di via Scorticabove, nel quartiere di San Basilio, periferia Est di Roma, dove hanno vissuto per 15 anni prima di essere sfrattati, hanno ricevuto stamane la visita delle forze dell'ordine.
I sudanesi, lo scorso 5 luglio, sono stati costretti a lasciare lo stabile per morosità e oggi si sono svegliati con una ruspa e due ragni, pronti a fare pulizia. A partire dal 5 luglio si sono letteralmente accampati a cielo aperto, grazie anche al supporto di varie associazioni che hanno fornito loro le tende e il cibo. Finora hanno rifiutato qualsiasi alternativa alloggiativa proposta dal Comune perché i rifugiati, come hanno spiegato anche a ilGiornale.it, non voglio essere divisi.
L'assessore alle Politiche sociali Laura Baldassarre, ricorda Romatoday, per loro ha immaginato di portare avanti un progetto di accoglienza all'interno di una struttura confiscata alla malavita. Per il momento, di certo c'è solo lo sgombero che è avvenuto senza tensioni e proteste. Sul posto sono presenti anche operatori Ama per la rimozione dell'accampamento.
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