Non si arresta lo spaccio a San Lorenzo. È un malandazzo che neppure la peggiore delle tragedie sembra aver scalfito e le attività di contrasto appaiono come gocce nell’oceano. Nel quartiere romano finito al centro della cronaca dopo la morte di Desirèe Mariottini, infatti, c’è ancora chi smercia sostanze stupefacenti come se nulla fosse accaduto.
Ed ogni giorno arriva la notizia di un nuovo arresto. L’ultimo risale allo scorso sabato sera. Perché è proprio quando il quartiere a due passi dall’università si riempie di ragazzi e la movida raggiunge il suo picco massimo che i pusher entrano in azione con le loro dosi preconfezionate. Quello che occorre, insomma, per lo sballo di una notte. È andata allo stesso modo anche per T.D., un italiano di 20 anni che si aggirava a caccia di clienti in zona Scalo San Lorenzo, una delle più frequentate nel week-end. Aveva un’aria sospetta, quella di chi nasconde qualcosa. Ecco perché non è passato inosservato ai falchi della Sesta Sezione della Squadra Mobile. Quel qualcosa, alla fine, si è rivelato un vero e proprio arsenale dello sballo: 40 involucri di ecstasy e 11 di ketamina.
Per lui è scattato l’arresto per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti ed il processo per direttissima dinanzi al Tribunale di Roma.
Anche alla luce dei recenti precedenti di polizia a suo carico, il giudice ha quindi optato per il rimpatrio con foglio di via obbligatorio presso il comune della provincia di Roma dove risulta residente. Inoltre, come misura di prevenzione, il questore ha stabilito che non potrà mettere piede nella Capitale per i prossimi tre anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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