"Sono le peggiori d'Europa": la denuncia di FdI per le piste ciclabili di Roma

In pessimo stato di conservazione e potenzialmente pericolose per i cittadini: FdI porta alla luce le criticità delle piste ciclabili di Roma

"Sono le peggiori d'Europa": la denuncia di FdI per le piste ciclabili di Roma

Roma è una delle città più turistiche del mondo. L'intero centro della Capitale è un museo (gratuito) a cielo aperto passeggiando nel quale si attraversano millenni di storia italiana. Roma potrebbe vivere di turismo, se solo venisse valorizzata nella sua interezza, ma basta dare uno sguardo alla città per capire il grave stato di degrado nel quale versa. Solo pochi giorni fa è scoppiata la polemica della moria di pesci nel Tevere, probabilmente causata da sversamenti chimici. La puzza ha invaso per giorni il lungotevere e, di conseguenza, rallentato gli affari dei tanti ristoranti, galleggianti e non, che soprattutto d'estate affollano le sponde del fiume. Ma non è l'unica criticità della città, dove anche le piste ciclabili andrebbero completamente riviste per fornire un vero servizio ai cittadini e ai turisti.

Enrico Cola ed Elisabetta Bianchi, candidati alle prossime elezioni amministrative con Fratelli d'Italia al II Municipio di Roma e sostenitori del candidato sindaco Enrico Michetti, hanno denunciato le condizioni delle piste ciclabili romane, che "sono le peggiori d’Europa e versano in uno stato di totale abbandono, al punto da rappresentare un potenziale pericolo per i ciclisti". Così si legge in una nota dei due esponenti di FdI, che hanno deciso di rivolgersi al prefetto e ai vigili urbani di "intervenire per garantire la sicurezza degli utilizzatori disponendo la chiusura delle piste particolarmente a rischio".

Da un sopralluogo effettuato nel II Municipio di Roma, i due candidati hanno riscontrato "numerose criticità: in alcuni punti la vegetazione invade in modo evidente le corsie, riducendo la carreggiata e soprattutto la visuale per chi le attraversa, incrementando il rischio di scontri e incidenti tra ciclisti". Quindi, aggiungono, "si registra la presenza di rifiuti ovunque che costringono i ciclisti a improvvisi slalom tra bottiglie, buste, cartoni e oggetti ingombranti. In alcuni punti l’asfalto è interamente ricoperto da foglie che possono rendere particolarmente scivolose le corsie".

Il secondo Municipio di Roma si estende in un'area centrale della Capitale e "la situazione più critica si registra sulla ciclabile che collega Porta Pia con la pista già esistente di via dei Campi Flegrei, lunga 3,6 chilometri e costata ai romani la bellezza di 1,7 milioni di euro". La pista ciclabile è stata inaugurata due anni fa con tanto di taglio del nastro da parte di Virginia Raggi e annuncio in pompa magna da parte dell'amministrazione comunale. A distanza di poco più di 24 mesi, però, "versa già in stato di avanzato degrado e rappresenta un potenziale pericolo per i ciclisti che la percorrono".

Cola e Bianchi sottolineano che "non basta tinteggiare un pezzo

d’asfalto per creare una pista ciclabile, ma vanno create nuove infrastrutture dedicate ai ciclisti, come avvenuto in altre città europee, da Barcellona a Milano, per rendere Roma davvero alla portata delle due ruote".

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