Da hub dell’alta velocità a crocevia della droga. Non è il primo arresto e c’è da scommettere che quello di ieri sera non sarà neppure l’ultimo. Ormai non si contano più i pusher fermati in possesso di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti alla Stazione Tiburtina. L’ultimo a finire in manette dopo essere stato trovato con un chilo di marjuana nello zaino è stato un nigeriano senza fissa dimora, nullafacente e con precedenti penali. Ad incastrarlo, durante un controllo di routine nel secondo scalo ferroviario romano, è stata una pattuglia dei carabinieri della compagnia Parioli.
L’uomo, 27 anni, è stato accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Prima di essere controllato dai militari si aggirava tra i binari e l’autostazione dei pullman, forse in attesa di clienti a cui piazzare le dosi. La marjuana avvolta nel cellophane è stata sequestrata e il pusher è stato portato in caserma. Soltanto due giorni prima sempre nello stesso punto, i carabinieri avevano intercettato altri tre spacciatori.
In tutto i militari avevano rinvenuto oltre sei chili e mezzo di erba pronta per essere smistata ai clienti da un albanese, un ghanese e un nigeriano. Tutti senzatetto e senza occupazione. I due di origine africana erano anche irregolari sul territorio nazionale. In tasca diverse centinaia di euro, probabilmente frutto dell’attività di spaccio, che sono state trattenute dagli agenti.
"Da anni chiediamo a Comune, Prefettura e Questura provvedimenti ad hoc per la stazione Tiburtina, analoghi a quelli disposti per Termini, avete mai visto un provvedimento a riguardo? - – denuncia Lorenzo Mancuso, del Comitato Cittadini Stazione Tiburtina – Zero, sono anni che chi dovrebbe intervenire fa da spettatore alla città in cui dovrebbe garantire l’ordine pubblico". "Quello che avviene non è casuale, ha chiare responsabilità e continuare ad ignorare il problema crea un effetto palla di neve: da pochi accampati che avevamo ci ritroviamo col quartiere in mano ai balordi", dice al Giornale.it commentando l’ennesimo arresto per spaccio nella zona.
Nel 2019sono state decine i fermi per droga nel perimetro della stazione per un totale di oltre 90 chili di sostanze sequestrate, tra marjuana e cocaina. Quella nigeriana è la principale nazionalità dei pusher che sembrano far parte di una vera e propria organizzazione.
Una rete che si occuperebbe di smerciare la droga e spedirla in Italia e in Europa attraverso i pullman che partono dalla stazione Tiburtina. È proprio a bordo degli autobus che diversi carichi sono stati intercettati nei mesi scorsi, nascosti all’interno di trolley e valigie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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