Uno scherzo, un gioco, un segno di protesta. Qualsiasi sia stato il motivo che ha spinto gli ignoti a imbrattare il murale realizzato nel 2017 dedicato alla memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, è del tutto fuori luogo.
L'affresco si trova nei giardini di piazza Bologna a Roma e ieri pomeriggio i cittadini hanno segnalato il gesto vandalico commesso con vernice rossa. Oltre a due grandi macchie sulla testa dei due magistrati compare la scritta: "l'Antimafia tortura" e "Alfredo libero, no al 41bis" accompagnate dalla firma A cerchiata simbolo degli anarchici.
Secondo sfregio in pochi mesi
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di piazza Bologna che hanno avviato le indagini e acquisiranno le immagini delle videocamere presenti in zona. Secondo il racconto dei passanti non è la prima volta che il murale viene preso di mira. Circa otto mesi fa, infatti, era accaduto un episodio simile. Ai tempi la presidente del II municipio Francesca Del Bello aveva dichiarato:"Si tratta di un'opera di un grande valore simbolico in un luogo attraversato quotidianamente da tantissimi cittadini ma soprattutto da giovani". A questo era seguito una mozione di ripristino approvato all'unanimità. Riguardo ai fatti odierni Del Bello ritorna sull'argomento:"Si è trattato di un atto vile e ignobile dettato dall'ignoranza".
"Inaccettabile l'atto vandalico che ieri a Roma ha deturpato il murale di piazza Bologna dedicato a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino. Un gesto vile a cui vogliamo subito porre rimedio.
- ha scritto sul suo profilo personale il sindaco di Roma Roberto Gualtieri - Per questo, insieme a Francesca Del Bello Presidente Municipio Roma 2 e all'autore del dipinto, Paolo Colasanti in arte Gojo, ripristineremo al più presto l'opera. Roma non dimentica chi ha sacrificato la propria vita per la lotta alle mafie e ne custodisce la memoria".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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