Milano - "Sono amareggiata, la mia verità è stata manipolata". Così la giovane di origine marocchina Ruby commenta per la prima volta su Facebook la notizia di un suo coinvolgimento nella vicenda in cui sono indagati Lele Mora, Emilio Fede e il consigliere regionale della Lombardia Nicole Minetti. Dagli altri coinvolti nella vicenda silenzio e smentite. "Non parlo e non mi occupo di spazzatura mediatica, lascio a voi occuparvene". A margine della conferenza sui rifiuti a Napoli, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi liquida così l’inchiesta aperta dalla magistratura in seguito delle dichiarazioni di Ruby, la minorenne marocchina che sarebbe stata presentata dal direttore del Tg4 Emilio Fede prima Lele Mora, poi al premier. E proprio Fede, che, secondo quanto riportano alcuni quotidiani, sarebbe indagato per favoreggiamento della prostituzione, spiega: "Non mi risulta di essere indagato per alcun reato. L’ho appreso stamani leggendo i quotidiani: credo di avere conosciuto quella ragazza a qualche cena a casa di Berlusconi ma non l’ho presentata io né a Lele Mora, né al presidente del Consiglio".
Ruby: "Niente è vero, hanno sparato solo cavolate" Ruby, la giovane marocchina che ha parlato di festini e incontri nella villa di Arcore, risponde così alle domande sulla presunta "manipolazione" delle sue dichiarazioni. "Non è giusto rovinarmi in questo modo!" aggiunge. E aggiunge: "Sono dispiaciuta per quanto sta accadendo. Mi spiace soprattutto perché vedo che sono state coinvolte persone che mi hanno aiutato senza chiedere niente in cambio".Es ul suo stato d'animo aggiunge: " Sto male" spiegando di trovarsi in una località fuori Milano. La ragazza ha poi aggiunto che in questi giorni in tanti continuano a cercare di contattarla. "Ma ho rifiutato" ha detto riferendosi agli inviti. "Stamattina - ha poi raccontato la giovane - ho cancellato il mio profilo da Facebook, attorno alle 10,30, l’ho eliminato". L’avvocato Luca Giuliante contattato ha detto che Ruby "ha bisogno di rimanere tranquilla perché si tratta di una ragazza molto giovane coinvolta in una vicenda più grande di lei e che non le appartiene".
Berlusconi: "Spazzatura mediatica" "Spazzatura mediatica". Berlusconi
liquida così l’inchiesta aperta dalla magistratura. Durante la conferenza stampa ad Acerra, alla domanda
sull’inchiesta che "passerà alla storia come l’inchiesta del
bunga bunga", il presidente del Consiglio ha subito replicato: "Sono qui
per parlare di spazzatura vera, non di spazzatura mediatica.
Lascio agli altri il parlare di insulti". Quindi sull'intervento della presidenza del Consiglio per far rilasciare Ruby dalla questura di Milano, Berlusconi ha spiegato di essere "una persona di cuore" e di muoversi
"sempre per aiutare chi ha bisogno", ma non ha voluto spiegare oltre: "Nessun contraddittorio, usiamo il metodo
di Annozero: insulti e accuse a iosa, nessun contradditorio".
Il premier a Bruxelles: "Caso montato sul nulla" "Visto che casino mi hanno
fatto? Sul nulla...". Silvio Berlusconi, dopo la photo opportunity con capi di stato e di governo prima del Consiglio europeo a Bruxelles avvicina
cameramen e fotografi e, sorridendo, torna sul caso Ruby, in un "fuorionda" poi trasmesso da La 7.
Fede: "Le cene? Mai finali trasgressivi" "Sono stato invitato più volte, e per fortuna, a casa di Berlusconi per delle cene - ha aggiunto Fede -, ma quello che posso dire è che non mi è mai capitato una sola volta di vedere quelle cene terminare in un modo che si possa definire trasgressivo". "Di essere indagato - ha detto ancora Fede -, l’ho appreso dai giornali, ma se davvero c’è una indagine nei miei confronti, che mi arrivi subito una notifica, così posso spiegare tutto". Il direttore del Tg4 ha ribadito più volte di non essere stato lui a presentare quella ragazza a Lele Mora, né di essere stato lui a portarla ad Arcore.
Fede: "Ho fiducia nella magistratura" Non ho mai commesso nulla di illecito, e non potrei mai farlo finchè non verrò chiamato lassù. Io sono rispettoso della giustizia ma soprattutto della mia coscienza di uomo e di giornalista". Lo ha detto Fede durante il Tg delle 19 . Un fenomeno, quello della fuga di notizie, che secondo Fede "rischia di rovinare la dignità delle persone coinvolte in un’indagine dalla quale risultano spesso estranei, e che non avranno modo di ottenere risarcimento morale. È importante che certa stampa rifletta prima di rivelare cose che non possono essere rivelate, per evitare che chi è indagato lo scopra sui giornali". In queste vicende "vuole una grande forza fisica e psicologica, e anche onestà e rispetto per la magistratura".
Fede: "Mora? Una persona per bene" "Lele Mora è una persona perbene e lo vedo continuamente massacrato. Lo conosco io, come del resto lo conoscono tante altre persone sia nel mondo politico che dello spettacolo" ha continuato Fede ricordando di conoscere l’impresario da anni. "Con quella ragazza, che tra l’altro io credevo avesse 25 anni e non fosse minorenne, credo di aver scambiato un paio di parole, come faccio con tanti altri - ha continuato Fede -. L’ho conosciuta a due cene che, ripeto, si sono concluse con nulla che possa essere classificato come trasgressivo".
Fede: "Lo sfruttamento? Non scherziamo" "Nulla è più lontano da me dall’ idea dell’incitamento o dello sfruttamento della prostituzione" ha detto ancora Fede. Alla domanda cosa ci possa essere dietro a tutto questo, il direttore del Tg4 ha risposto: "Non riesco proprio a spiegarmelo, non riesco proprio a capire. Con la prostituzione non c’entro io come non c’entra nessun altro - ha detto ancora Fede -. Le cene a cui ho partecipato io a casa di Berlusconi sono state esclusivamente delle cene - ha concluso Fede -. Poi si sa che Berlusconi ha l’abitudine di regalare ai suoi ospiti dei libri, dei foulard, ma se qualcuno vuole leggere in questo un incitamento alla prostituzione...".
"Bunga bunga? Un bar" "Bunga bunga? Di queste cose non so nulla, il salotto lo chiamavano così. C’è un salotto a Villa San Martino con un bar, dove ci si sedeva, si beveva qualcosa, qualche volta c’era la musica". Ma "bunga bunga non so cosa sia". Il direttore del Tg4 smentisce la versione erotico-trasgressiva sulla festa ad Arcore con la ragazza minorenne marocchina presente con lui, Lele Mora e l’ex igienista dentale del premier Nicole Minetti. "Le serate a cui ho partecipato erano nella piena e totale normalità, con questa Ruby non sono mai andato da nessuna parte, non me lo ricordo affatto di essere andato con lei in limousine. Certo, ci sono state delle cene dove ero invitato, ma nessuna festa con ragazze nude, mai vista una persona nuda da Berlusconi. A Villa San Martino c’erano ragazze che venivano a cena, ma erano semplici cene, mai con un risvolto di trasgressione".
La Minetti non commenta "Non voglio essere sgarbata, scortese, so che state facendo il vostro lavoro ma non ho nulla da dire. Sì, conosco quella ragazza, ma non ho davvero nulla da dire a riguardo". Nicole Minetti, 25 anni, risponde con calma al cellulare, ma con altrettanta calma e fermezza, oppone un "No comment" alle domande. "Sì, ho letto i giornali - dice la consigliera regionale della Lombardia -, ma davvero non ho nulla da dire". E nel pomeriggio precisa: "Con la signorina Ruby non ho rapporti di amicizia né l’ho mai ospitata in casa mia, come è stato erroneamente scritto. E a oggi non mi risulta di essere indagata".
Mora: "No, stavolta non rispondo" Così il manager Lele Mora, interpellato sulla vicenda: "Ho letto i giornali, certo, ma davvero non ho nulla da dire".
La vicenda La notizia dell’esistenza di un'indagine a Milano su presunti rapporti di una minorenne marocchina, legata al giro di Lele Mora, con il premier nella sua abitazione è stata data il 26 ottobre da Il Fatto. La notizia è stata poi smentita ieri dal procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, che ha negato l’esistenza di "denunce" da parte di una giovane marocchina nei confronti del presidente del Consiglio. Secondo quanto riportato oggi da alcuni quotidiani, la procura avrebbe, invece, già aperto un’indagine per favoreggiamento della prostituzione che vedrebbe al centro degli accertamenti Mora, Fede e la Minetti. Le prime dichiarazioni, definite dagli stessi inquirenti "controverse" sarebbero state rese alcuni mesi fa da Ruby, la giovane marocchina scappata dalla famiglia in Sicilia e dalle comunità alle quali il tribunale dei minorenni l’aveva affidata. Ieri Ruby è stata a lungo sentita in procura, per ricostruire la vicenda. Alla riunione, al quarto piano del palazzo di Giustizia, hanno partecipato il procuratore Edmondo Bruti Liberati, il procuratore aggiunto Pietro Forno, a capo del pool reati sessuali, e il pm Antonio Sangermano, titolare dell'indagine. I legali del premier, gli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini, definiscono "le notizie apparse assolutamente infondate".
Santaché: "Mai conosciuto Clooney" "Devo dire che sono molto sorpresa che ci siano anche queste due righe in una vicenda che trovo allucinante. Pero, se questi sono i presupposti, perchè lì c’è scritto che avrei partecipato a una cena con George Clooney, dico che io George Clooney non ho mai avuto il piacere di conoscerlo, nè in Italia nè nel resto del mondo". Lo dichiara a Radio 24 Daniela Santanchè, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che indiscrezioni di stampa indicano questa mattina come partecipante a una cena ad Arcore con Berlusconi, Clooney, la Canalis e Ruby. Santanchè, ai microfoni di Radio 24 smentisce la ricostruzione attribuita alla ragazza marocchina: "Non mi sono mai seduta al tavolo di un ristorante, di un bar, di una casa privata con Clooney, per cui se tanto mi dà tanto, non vorrei che tutto fosse un bufala, perchè nel mio caso lo è e lo dico con forza e con fermezza. Non conosco Clooney, non ho mai partecipato a nessun incontro in cui ci fosse il signor Clooney». Quanto ai riferimenti espliciti della stampa a festini a sfondo erotico avvenuti nella villa di Arcore, Santanchè ha dichiarato: "Siamo seri, è tutta la vita politica che faccio battaglie in favore delle donne. Questo non mi riguarda".
Bondi: campagna scandalistica "L’ennesimo capitolo di una campagna scandalistica
pubblicato da Repubblica rappresenta il segno più spaventoso di una inciviltà che minaccia di corrodere le fondamenta della nostra vita democratica e di incanalare nuovamente la vita politica verso esiti distruttivi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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