La medicina compie un altro importante passo in avanti: chi avrà bisogno, temporaneamente, di un pacemaker non dovrà subìre una seconda operazione per poterlo rimuovere perché scomparirà da solo. Infatti, alcuni studiosi della Northwestern University hanno messo a punto il primo dispositivo biodegradabile al mondo. Non a caso, la loro ricerca si intitola ll primo pacemaker transitorio in assoluto che si dissolve nel corpo in modo innocuo ed è stata pubblicata sulla rivista Science.
Ecco come funziona
La tecnologia e la scienza sono riusciti a creare un dispositivo wireless che oltre a essere super sottile e leggero, come detto sarà composto da elementi biocompatibili che si possono "sciogliere" in maniera naturale all'interno dell'organismo dopo circa 6-7 settimane. "Questi dispositivi bioriassorbibili sono completamente innocui, molto simili ai punti riassorbibili che vengono applicati in seguito a qualche incisione", affermano alcuni esperti alla rivista specializzata Ohga. Non sempre i pazienti hanno bisogno di un pacemaker fisso ma temporaneo, come ad esempio in casi non gravi successivi ad un'operazione al cuore o ad un infarto. Questo dispositivo consentirebbe, quindi, di evitare di riaprire la zona interessata per rimuoverlo.
Le informazioni per il medico
In generale, questo e gli altri dispositivi "fissi" monitorano costantemente l'attività del cuore ma svolgono anche altri controlli quali la misurazioni della temperatura corporea, quanto ossigeno serve e come va con attività fisica e muscolare. Tutti questi parametri potranno essere da stimolo per il cuore ma controlleranno lo stato generale di salute del paziente di cui sarà a conoscenza il medico curante grazie ai dati inviati da remoto. Rispetto ad altri dispositivi temporanei già esistenti, questo pacemaker non ha bisogno di un cavo che si colleghi a un mezzo esterno per stimolare il cuore; piuttosto, ha una specie di cerotto che va applicato sul petto per assicurare lo stimolo elettrico.
"Che idea"
Quando finisce di assolvere al suo compito, il cerotto viene tolto come fosse un adesivo e si dissolve. Il vantaggio è la minor invasività, sotto tutti i punti di vista, per il paziente. "Nuove forme di stimolazione cardiaca, meno invasiva, con pacemaker senza elettrocateteri, sono già disponibili, ma l'idea che il pacemaker stesso si dissolva, che scompaia in un tempo predefinito, è veramente innovativa" , ha affermato a Repubblica il prof. Giulio Molon, Direttore della Cardiologia presso l'Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, Verona. Lo strumento sarà utilissimo per i pazienti in cui oggi si impianta "un pacemaker temporaneo, esterno, con l'elettrocatetere che arriva al cuore attraverso una vena periferica oppure applicato direttamente alla superficie esterna del cuore, per una stimolazione limitata nel tempo". Per tutte queste persone la soluzione rappresenterebbe una svolta importante.
"E non vanno dimenticate le persone che attendono di eseguire un impianto di pacemaker definitivo che però non può essere eseguito immediatamente per motivi organizzativi o infezioni intercorrenti o
in attesa di smaltire terapie" , aggiunge il cardiologo. Il wireless, poi, fornisce in tempo reale quanto succede al paziente con eventuali cambiamenti o interventi qualora qualcosa non andasse per il verso giusto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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