Carboidrati per vivere meglio e più a lungo. Una ricerca pubblicata sulla rivista The Lancet ci spiega la giusta quantità da assumere, e come le diete povere di carboidrati non facciano poi così bene.
Lo studio è stato condotto su 450 mila persone in tutto il mondo, è una delle ricerche maggiormente approfondita sull’argomento.
Sara Seidelmann, cardiologa e nutrizionista presso il Brigham and Women’s Hospital di Boston, ha guidato la squadra di esperti che hanno controllato le diete di ben 15,400 statunitensi e 432 mila soggetti di altri 20 paesi.
Incrociando i vari dati acquisiti, il team di scienziati ha individuato come gli individui che hanno assunto circa il 50% del totale di calorie quotidiane sottoforma di carboidrati, fossero anche quelli più longevi.
La rivista asserisce che un’alimentazione arricchita da verdure, cereali integrali, noci e legumi, possa aiutare il nostro corpo a invecchiare meglio. L’ideale è non esagerare in entrambi i casi: una dieta composta quasi esclusivamente da carboidrati sarebbe dannosa come una priva totalmente di essi.
Lo studio riporta come esempio quello di un 50enne che assume il 50-55% di carboidrati e che avrebbe quindi un’aspettativa di vita di altri 33,1 anni. Al contrario, un altro soggetto con solo il 30% di calorie quotidiane formate dall’assunzione di pane, grissini, fette e simili, potrebbe vivere 29,1 anni in più. Con una differenza di ben 4 anni.
Seidelmann asserisce che diete come la chetogenica o la Atkins, entrambe con bassa assunzione di carboidrati, possano sì favorire il dimagrimento, ma non sarebbero una scelta sana a lungo termine.
In conclusione Seidelmann ha affermato
che "non c'è assolutamente nulla di più importante per la nostra salute di quello che mangiamo ogni giorno. Mi piacerebbe davvero che le persone si rendessero conto del potere che hanno sulla propria salute".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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