È una sostanza grassa indispensabile al corretto funzionamento dell'organismo, partecipa infatti alla sintesi di alcuni ormoni e della vitamina D. Il colesterolo non viene solo prodotto dal fegato, ma può anche essere introdotto con la dieta. Cibi ricchi di grassi animali infatti (carne, burro, salumi, tuorlo d'uovo, formaggi) lo contengono. La sua diffusione nel sangue è affidata alle lipoproteine, particolari particelle di cui ne esistono quattro tipi classificati in base alla densità. Le più importanti sono le lipoproteine a bassa densità (LDL) che trasportano questa sostanza sintetizzata dal fegato alla cellule del corpo e le lipoproteine ad alta densità (HDL) che rimuovono quella in eccesso dai vari tessuti e la trasportano nuovamente al fegato. Le LDL sono più comunemente note come 'colesterolo cattivo'. Se presenti in quantità eccessiva, si depositano sulla parete delle arterie dando vita al fenomeno noto come aterosclerosi.
Con il tempo nelle arterie ispessite, possono formarsi vere e proprie placche (ateromi) che ostacolano o addirittura bloccano del tutto il flusso sanguigno. In questo modo nel cuore, privato del giusto apporto di ossigeno, viene a a svilupparsi l'angina pectoris, condizione caratterizzata da dolore al torace, alle braccia e alla mandibola solitamente in concomitanza di uno sforzo fisico o di un periodo di stress. Inoltre, a seconda di dove è localizzata, l'ostruzione di un vaso può causare un infarto del miocardio, un ictus o una claudicatio intermittens a livello degli arti inferiori. Si parla di ipercolesterolemia quando i valori delle LDL sono superiori a 100 mg/dl. Esistono numerosi fattori di rischio in grado di determinare questa condizione: dieta scorretta, sovrappeso, obesità, mancanza di attività fisica, diabete, fumo. Discorso a parte merita la cosiddetta ipercolesterolemia ereditaria, associata a una serie di mutazioni a carico del gene del recettore delle LDL, situato sul cromosoma 19.
Il National Health Service, il Sistema Sanitario del Regno Unito, sta testando un nuovo trattamento per ridurre il colesterolo e prevenire, così, la mortalità legata a malattie cardiovascolari. Si tratta per la precisione di un farmaco, l'Inclisiran, prodotto dalla casa farmaceutica Novartis. Stando ai primi risultati degli studi clinici effettuati su 300mila pazienti, la somministrazione del medicinale è in grado di ridurre il colesterolo in sole due settimane e potrebbe salvare la vita nei prossimi 10 anni a 30mila individui.
Inclisiran, forse disponibile a partire dal 2021, verrà somministrato due volte l'anno a tutti i soggetti con rischio elevato di sviluppare malattie cardiache, in associazione alle statine. L'efficacia di queste ultime, ha spiegato Jules Payne amministratore dell'ente benefico Heart UK, è da tempo comprovata. Esiste, tuttavia, un disperato bisogno di farmaci nuovi e innovativi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.