A causa dell’utilizzo di mascherine e guanti la nostra pelle è messa a dura prova. A ciò si aggiunge lo stress legato alla quarantena che può causare un peggioramento di molte patologie e sfoghi cutanei come eczema, psoriasi e acne.
I brufoli sono causati da una combinazione di diversi fattori come batteri, infiammazione generale del corpo, pori ostruiti e ormoni. Questi ultimi sono un fattore chiave per l'acne indotta dallo stress. Infatti nei momenti in cui siamo particolarmente “agitati” come quello che stiamo vivendo, i valori del cortisolo aumentano. Lanciano al corpo un “messaggio di allerta” per difendersi dall'eventuale pericolo in arrivo.
La crescita di questi valori influisce a sua volta sulle ghiandole che aumentano di conseguenza la produzione di sebo, rendendo la cute più oleosa. Non solo, lo stato infiammatorio generaleaumenta l'azione dei "mediatori infiammatori" nelle cellule della pelle, favorendo la comparsa dell'acne, o un suo peggioramento. A questo si associa anche il calo delle difese immunitarie legato allo stress. Infine si aggiunge la mancanza della traspirazione dovuta all’utilizzo delle mascherine portate per diverse ore per proteggerci dal contagio.
In questo periodo le nostre abitudini legate alla beauty routine quotidiana rischiano di cambiare con conseguente interruzione della pulizia della pelle, applicazione di maschere e creme. “È fondamentale riprendere – qualora interrotte – le buone e sane abitudini a prendersi cura della propria pelle utilizzando, ad esempio, i cosmetici abituali. Si potrà poi intervenire con prodotti specifici a base di acido salicilico, perossido di benzoile e retinolo. Il primo purifica i pori, il perossido di benzoile svolge una funzione antinfiammatoria e antibatterica, mentre il retinolo – che può essere usato con una certa costanza - stimola il turnover cellulare. Da seguire con cautela alcuni trend come le cosiddette sheet mask da effettuare quotidianamente. hi soffre di acne dovrebbe evitare il ricorso a maschere giornaliere, ma ridurle a una volta a settimana o due volte al mese”: suggerisce il prof. Noviello, Direttore Sanitario di Sergio Noviello Cosmetic Surgery & BAT Centre di Milano e fondatore della Sergio Noviello Academy.
“Esistono in commercio anche dei patch che possono essere usati come trattamento spot per l'acne. Occludendo i brufoli e grazie agli ingredienti attivi contenuti, questi cerotti consentono di far penetrare più profondamente le sostanze nel derma, ottenendo un riassorbimento delle pustoline classiche dell'acne. In questo ultimo periodo, comunque, chi è soggetto all'acne non dovrebbe eccedere con le maschere” conclude il prof. Noviello.
Un ultimo consiglio utile in tema di pelle: se si continua a grattarsi o
toccarsi la pelle del viso mentre si lavora o si studia, è essenziale mettere un po' di crema sui brufoli più fastidiosi. Quando istintivamente si andrà a toccarli, si avvertirà la crema o il gel e si rinuncerà a continuare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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