Phil Zeitler, professore di pediatria ed endocrinologia presso la University of Colorado School of Medicine e direttore del Centro di ricerca clinica presso il Children's Hospital Colorado, da oltre 20 anni analizza le conseguenze del diabete di tipo 2 nei giovani. Queste ultime sono state rivelate dallo studio TODAY2 pubblicato sul "New England Journal of Medicine".
La prima fase della ricerca si è svolta dal 2004 al 2011; la seconda fase dal 2011 al 2020 ed entrambe hanno coinvolto più di 550 individui. Zeitler e i suoi collaboratori hanno constatato un costante calo del controllo della glicemia nell'arco di 15 anni. Nello studio, il 67% dei partecipanti era iperteso e quasi 52% aveva dislipidemia. A questi, poi, si aggiunge il 55% dei partecipanti con malattia renale, il 32% affetto da un disturbo nervoso e il 51% con una patologia oculare.
Alcuni soggetti avevano, altresì, una maggiore probabilità di soffrire di complicazioni multiple nel tempo, con il 28% che ne sviluppava due o più nel periodo di follow-up. Il rischio cresceva per i partecipanti con glicemia, pressione e alti livelli di grassi nel sangue e appartenenti a un gruppo razziale o etnico minoritario. «È davvero fondamentale - afferma Zeitler -che i governi e i sistemi sanitari siano preparati a ciò che questo significa in termini di utilizzo dell'assistenza sanitaria, perdita di vite umane, impatto sulle famiglie e perdita della produttività».
L'esordio giovanile del diabete di tipo 2 è associato a un accumulo di complicanze come malattie degli occhi, renali, nervose e comorbilità quali ictus, patologie cardiache, amputazioni che si manifestano molto più rapidamente. Gli adolescenti a cui è stato diagnosticato il disturbo e che con esso hanno convissuto per 10-12 anni hanno subito colpo apoplettico, insufficienza renale, infarti, amputazioni delle dita dei piedi e delle mani. Inizialmente lo studio TODAY è stato progettato per esaminare i migliori approcci terapeutici, tra cui metformina, metformina in combinazione con rosiglitazone e metformina e cambiamenti nello stile di vita.
Gli scienziati hanno seguito i giovani per determinare l'età in cui si è verificata la perdita del controllo glicemico. Si è scoperto che la terapia con sola metformina era associata a un controllo glicemico duraturo solo nella metà dei bambini e degli adolescenti con diabete di tipo 2. Inoltre per i partecipanti era molto difficile cambiare il proprio stile di vita; molti infatti vivevano in contesti familiari assai difficili.
La ricerca in questione si è rivelata fondamentale per la messa a punto di nuove strategie terapeutiche. Il prossimo passo sarà quello di mettere insieme una nuova coorte di bambini più piccoli per individuare la malattia e per sviluppare interventi mirati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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