La dieta dell’insalata è un valido rimedio per liberarsi dai chili di troppo e dire addio a pancia gonfia e gambe pesanti. Inoltre, risulta anche un aiuto prezioso per contrastare la cellulite.
È ideale non solo in estate ma in tutti i periodi dell’anno. Indicata soprattutto dopo le feste natalizie, risulta molto semplice da seguire. È molto diffusa tra chi ha poco tempo per preparare il pranzo e chi, per lavoro, è costretto a mangiare fuori casa. Se seguita correttamente, è in grado di far perdere fino a 5 kg in una settimana.
Insalata, come e quando fa dimagrire
Per godere del suo effetto dimagrante, i nutrizionisti consigliano di mangiarla ad inizio pasto. Questa è un’abitudine molto diffusa tra i francesi, decisamente salutare perché cela diversi benefici per l’organismo. Innanzitutto, mangiarla prima di pranzo o cena regala un senso di grande sazietà, che ci porta a non eccedere con le eventuali portate successive solitamente ricche di carboidrati e grassi.
Ciò permette anche di accorciare i tempi di digestione e stimolare efficacemente il metabolismo. In questo modo si contribuisce così a controllare i livelli di glicemia nel sangue. Infatti, le fibre contenute nell’insalata permettono di assorbire meno grassi e carboidrati, in favore delle sostanze nutritive che vengono successivamente assunte.
Gli effetti benefici dell'insalata
La dieta dell’insalata permette di variare la propria alimentazione in maniera creativa. Esistono diverse tipologie di insalata che possono combinarsi in maniera gustosa con ortaggi e frutta secca. Le varietà di insalata più utilizzate sono lattuga, scarola, iceberg, radicchio e rucola.
Tutte queste diverse tipologie consentono, in egual misura, di fare il pieno di sostanze nutritive e vitamine fondamentali per il sostentamento del nostro organismo. Ecco i principali benefici dell’insalata:
- depura l’organismo: fonte di acqua e pochissimi grassi, elimina le tossine e le scorie in eccesso;
- combatte la stipsi: apporta preziose fibre. Ideale per chi soffre di stitichezza cronica;
- effetto antiossidante: soprattutto le insalate verdi sono ricche di vitamina E e C, acido folico, licopene e beta carotene. Sono queste sostanze nutritive che contrastano l’invecchiamento cellulare, oltre a stimolare la circolazione sanguigna;
- azione antitumorale: fonte di flavonoidi, un valido aiuto contro la formazione delle cellule cancerogene;
- sconfigge la stanchezza e lo stress: mangiare regolarmente insalata permette di fare il pieno di sali minerali come potassio, magnesio, calcio fosforo oltre alla vitamina B6. Questi ultimi sono utili soprattutto nei periodi di stanchezza sia fisica che mentale;
- aiuto contro l’emicrania: la lattuga, in particolare, contiene una sostanza chiamata lactucarium che allevia il mal di testa.
Lo schema nutrizionale della dieta dell’insalata
La dieta dell’insalata consente l’assunzione di circa 1200/1300 calorie al giorno. Il suo schema prevede il consumo di una colazione equilibrata, a base di un caffè o un bicchiere di latte scremato. Alla bevanda si aggiunge un frutto o uno yogurt magro, sostituito da due biscotti integrali se proprio non si può fare a meno di questo piccolo piacere mattutino.
Nel corso della giornata sono consentiti due spuntini, uno a metà mattina e l’altro a metà pomeriggio. Devono essere a base di frutta fresca di stagione e non devono superare i 150 grammi. Il pranzo e la cena devono poi essere equilibrati, prevedendo il consumo di un’insalata ad inizio pasto.
Durante il pranzo, l’insalata può essere accompagnata da una fetta di pane integrale o una patata bollita, un latticino o dei fiocchi di latte o del prosciutto cotto. Per la cena si può optare per una porzione di massimo 150 grammi di carne bianca o pesce azzurro, oppure due uova.
I nutrizionisti consigliano di accompagnare a questo schema nutrizionale l’assunzione di circa due litri di acqua al giorno, oltre a limitare il consumo di alcol e caffè.In caso di patologie pregresse o se si seguono cure specifiche, prima di affrontare un regime alimentare è fortemente consigliato rivolgersi al proprio medico curante.
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