L’acqua è la nostra migliore amica in estate, che si vada al mare, in montagna o che si resti in città, non solo per una questione di idratazione ma anche per aiutare l’apparato respiratorio, che può risentire degli sbalzi di temperatura, tra gli interni con l’aria condizionata e gli esterni afosi.
Adnkrons ha raccolto il parere di Umberto Solimene dell'Università degli Studi di Milano e membro dell'Osservatorio Sanpellegrino e presidente della Federazione Mondiale del Termalismo. Solimene consiglia innanzi tutto di bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno, per reintegrare liquidi e sali minerali persi con la sudorazione e di proteggere l’epitelio delle vie respiratorie.
Per chi va al mare: non bisogna dimenticare di portare con sé una bottiglia d’acqua, anche se può risultare pesante n borsa. “Basta infatti - illustra Solimene - un innalzamento di soli 2 gradi o condizioni ambientali di scarsa ventilazione e tassi di umidità elevati per determinare importanti perdite di liquidi che vanno reintegrati bevendo costantemente nell'arco dell'intera giornata”.
Anche per chi va in montagna a fare trekking, è bene ricordare di bere prima, durante e dopo lo sforzo, senta attendere lo stimolo della sete, che è in realtà un sintomo di disidratazione. Reintegrare liquidi e sali minerali è inoltre fondamentale per prevenire i crampi e avere una corretta contrazione muscolare.
Infine, chi resta in città può risentire, come spiegato in precedenza, degli sbalzi di temperatura, a causa della climatizzazione degli ambienti chiusi, che tra l’altro vengono deumidificati e diventano più secchi: questo diminuisce la
sudorazione ma può aumentare la disidratazione. A risentirne sono infatti in primis le vie respiratorie, che hanno bisogno di essere idratate per proteggere l'epitelio e favorire l'attivazione dei naturali meccanismi di difesa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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