Ne possono soffrire tutti, anche se ad esserne maggiormente colpiti sono i giovani, in particolare le donne, nel periodo autunnale o invernale. Una buona notizia è che l'incidenza sembra diminuire con l'avanzare dell'età. Stiamo parlando dei geloni o altrimenti definiti eritemi perni.
Come indica il termine stesso, si tratta di lesioni eritematose causate dal riscaldamento repentino del corpo in seguito all'esposizione a temperature fredde (fenomeno di vasocostrizione). Esse compaiono soprattutto sulle dita delle mani e dei piedi, ma talvolta colpiscono anche altre zone come naso, orecchie, ginocchia e talloni.
I geloni si riconoscono per via di caratteristiche peculari; hanno infatti l'aspetto di pomfi di colore rosso violaceo, pruriginosi e dolenti. In base alla gravità, si classificano in quattro stadi:
- stadio I: le lesioni sono circoscritte all'epidermide. La pelle appare arrossata, fredda e vi è un lieve formicolio;
- stadio II: seppur le lesioni siano localizzate all'epidermide, la pelle appare biancastra e possono formarsi bolle e/o vescicole;
- stadio III: le lesioni interessano tutti gli strati dell'epidermide e iniziano a manifestarsi sintomi di necrosi che consistono in piaghe blu scuro o nere;
- stadio IV: le lesioni si estendono a muscoli, articolazioni e tendini con successiva cancrena e distruzione delle terminazioni nervose.
Cause e fattori di rischio dei geloni
I geloni sono l'esito di un rallentamento della microcircolazione cutanea che provoca vasospasmo. Quando il passaggio dal freddo al caldo è brusco, i capillari si dilatano più rapidamente rispetto ai grandi vasi sanguigni, con conseguente possibile fuoriuscita di componenti ematiche nei tessuti circostanti e infiammazione cutanea. La vasocostrizione, oltre alle basse temperature, può anche essere provocata dall'uso di indumenti stretti e dallo stare in piedi per lunghi periodi di tempo.
Talvolta le lesioni possono altresì essere manifestazioni di condizioni mediche quali: la sindrome di Raynaud, il lupus eritematoso sistemico, la vasculite e l'eritromelalgia. Le stesse sono state riscontrate con una certa frequenza nei pazienti affetti da Covid, tuttavia non è ancora ben chiaro se siano un sintomo ritardato dell'infezione. Esistono, infine, fattori di rischio che favoriscono la comparsa dei geloni: diabete, fumo di sigaretta, predisposizione genetica, stato di malnutrizione e assunzione di beta bloccanti.
Sintomi e conseguenze dei geloni
Solitamente i sintomi dei geloni compaiono poco dopo l'esposizione al freddo, quando un individuo inizia ad avvertire una sensazione di bruciore e di prurito localizzata alle estremità. In seguito, con la permanenza in un luogo caldo, le manifestazioni tendono a peggiorare e includono:
- arrossamento, gonfiore ed esacerbazione del prurito;
- dolore;
- pelle secca e desquamata;
- formicolio;
- cambiamenti del colore della cute che vanno dal rosso al violaceo;
- bolle e vescicole.
In linea generale, se il soggetto non si espone al freddo, le lesioni regrediscono entro 1-3 settimane, anche se bisogna ricordare che il rischio di recidiva stagionale è alto. I geloni, seppur raramente, possono dar luogo a complicanze quali: aumento della sensibilità al freddo, danni permanenti alle zone colpite, ipotermia e cancrena.
I rimedi naturali per combattere i geloni
I geloni, si sa, sono molto fastidiosi. Per lenire la sintomatologia ad essi associata si può ricorrere ai rimedi naturali. Un aiuto prezioso giunge dallo zenzero. Utilizzata sotto forma di olio essenziale, la spezia contrasta l'infiammazione e allevia il dolore. La circolazione può essere migliorata spalmando sulle lesioni gel, creme o pomate a base di arnica, pianta che possiede anche proprietà antiflogistiche, antiecchimotiche, antimicrobiche e antidolorifiche.
Ottimi anche i massaggi con estratti di rosmarino. La pelle desquamata trova sollievo grazie all'applicazione di lozioni alla calendula che vanta anche virtù cicatrizzanti.
Se la cute è particolarmente arrossata, non c'è nulla di meglio che strofinare sulla stessa, in maniera delicata, delle fettine di patate. L'amido in esse contenuto è in grado di alleviare l'irritazione.La miglior cura dei geloni è comunque la prevenzione che si basa sul rispetto di alcune semplici regole:
- adottare un'alimentazione ricca di frutta e di verdura;
- indossare calze di lana, guanti e paraorecchie;
- proteggere la pelle con creme nutrienti;
- evitare i bruschi sbalzi termici.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.