Con il termine insufficienza renale acuta si indica una condizione medica grave che consiste in un rapido e improvviso declino della funzionalità renale. Se affrontato in tempo e in maniera adeguata, il disturbo ha effetti reversibili. Il mal funzionamento dei reni comporta un'alterazione dei vari meccanismi di cui essi sono responsabili. Innanzitutto viene meno lo smaltimento delle sostanze di rifiuto presenti a livello sanguigno. Le stesse, di conseguenza, si accumulano e provocano l'intossicazione del sangue. Ancora si ha un'alterazione della regolazione degli equilibri idro-salini ematici. Ciò comporta l'accumulo di fluidi (edema) in varie parti del corpo. Una mancata coordinazione degli equilibri acido-base del sangue, invece, è causa di concentrazioni anomale di elettroliti quali fosforo e potassio. Infine il meccanismo di produzione dell'eritropoietina subisce importanti cambiamenti.
Poiché le cause dell'insufficienza renale acuta sono numerose, i medici le hanno suddivise in tre grandi categorie. Alla prima appartengono tutte quelle condizioni che rallentano o bloccano il flusso di sangue diretto ai reni: gravi emorragie, infarto, insufficienza epatica, malattie del cuore, marcata disidratazione, ustioni estese, reazioni allergiche, assunzione inadeguata di aspirina, ibuprofene, naproxene e farmaci ipotensivi. Della seconda fanno parte quegli eventi che recano un danno diretto ai reni: vasculite, porpora trombocitopenica trombotica, glomerulonefrite, mieloma multiplo, sclerodermia, lupus eritematoso sistemico, infezioni a carico dei reni. La terza e ultima categoria comprende quei casi che bloccano il flusso di urina all'interno degli organi e delle strutture dell'apparato escretore: formazione di coaguli sanguigni nelle vie urinarie, calcoli renali, tumore alla vescica, al colon, alla prostata, alla cervice uterina.
Esistono, poi, dei fattori di rischio che non devono essere sottovalutati. Tra questi: l'età avanzata, l'ipertensione, il diabete, le malattie del cuore, alcune patologie epatiche, l'ipercolesterolemia e l'arteriopatia periferica. Al pari delle cause, anche i sintomi dell'insufficienza renale acuta sono molteplici. Si ricordino: nausea, vomito, diarrea, minzione frequente e urine di colore chiaro o minzione ridotta e urine scure, sangue nelle urine, crampi e spasmi muscolari, anomalie del ritmo cardiaco. Ancora ritenzione idrica, dispnea, versamento pleurico, giramenti di testa, confusione, sonnolenza, singhiozzo persistente e convulsioni. La presenza di tali manifestazioni deve indurre il soggetto a contattare immediatamente il proprio medico curante. La tempestività è fondamentale.
Il trattamento dell'insufficienza renale acuta prevede una terapia mirata a debellare la causa, una terapia finalizzata al miglioramento sintomatologico e delle complicazioni, la dialisi e l'adozione di uno stile di vita adeguato. La terapia farmacologica si basa sull'assunzione di farmaci diuretici, di medicinali che prevengono l'accumulo di potassio nel sangue e sul ricorso a infusioni di calcio.
Un paziente affetto da tale patologia riceve, inoltre, precise indicazioni sulla dieta da adottare. Tra i consigli più comuni rientrano: evitare i cibi troppo salati, ad alto contenuto di fosforo e ricchi di proteine. Si devono invece prediligere gli alimenti a basso contenuto di potassio.
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