Una delle notizie più cliccate in rete in questo periodo di caldo intenso riguarda l’uso del deodorante.
Molti sostengono che ci sia una relazione tra il suo utilizzo e la probabilità di ammalarsi di tumore al seno. Al riguardo gli esperti sostengono che attualmente non ci sono ricerche concrete in grado di affermare in maniera esaustiva e soddisfacente questa verità.
Le ipotesi che hanno contribuito alla diffusione di questa notizia son molteplici. Spesso si attribuisce la responsabilità della cancerosità dei deodoranti ai composti di alluminio (o sali di alluminio) presenti in essi. Questi composti hanno la capacità di bloccare le ghiandole sudoripare e limitare la riproduzione batterica e gli odori che da questa derivano. Possono modificare i recettori per gli estrogeni. Quest’ultimi sono gli ormoni sessuali la cui concentrazione influisce sullo sviluppo dei tumori del seno. In altri casi la colpa viene data ai parabeni, sostanze chimiche con proprietà simili agli estrogeni. Esse sono usate come conservanti in diversi cosmetici e additivi alimentari. Uno studio del 2004 aveva dimostrato la presenza di parabeni in 20 campioni di tessuto di tumore del seno.
Nel 2016 un altro studio ha osservato la connessione tra l’utilizzo di deodoranti e la probabilità di sviluppare un cancro al seno. L’autore concludeva tuttavia che il numero di studi finora realizzati non era sufficiente per giungere a una conclusione certa. A destare sospetto sui deodoranti è il fatto che molti tumori del seno si sviluppano proprio vicino all’ascella.
I medici anti- fake news del sito “Dottore… ma è vero che” tranquillizzano gli utilizzatori di deodoranti sostenendo che la
probabilità che un tumore del seno si sviluppi nel quadrante esterno superiore ore della mammella (e quindi in prossimità dell’ascella) è maggiore perché questa è l’area più estesa della ghiandola e contiene quindi più tessuto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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