Meningioma, cos'è e quali sono i suoi sintomi

Generalmente benigno, questo tipo di tumore cerebrale colpisce più frequentemente le donne

Meningioma, cos'è e quali sono i suoi sintomi

Rappresenta circa il 15-20% di tutte le neoplasie del cervello primitive, è più frequente nel sesso femminile e nella fascia di età compresa tra i 40 e i 60 anni. Il meningioma è un tumore cerebrale, nella maggior parte dei casi benigno, che origina dalle meningi. Queste ultime sono membrane protettive che, circondandoli, proteggono il cervello e il midollo spinale. Divise in tre strati, dall'esterno verso l'interno prendono il nome di dura madre, aracnoide e pia madre. Un meningioma si sviluppa dalle cellule aracnoidee e si presenta quasi sempre come una massa in lenta espansione, ancorata saldamente alla dura madre. Le localizzazioni tipiche della neoplasia sono alla base del cranio, appena sopra il midollo spinale e intorno alla guaina del nervo ottico.

La classificazione di un meningioma deve tener conto delle caratteristiche istologiche, del rischio di recidiva e del tasso di crescita. In base, dunque, a questi parametri, si stabiliscono tre gradi generali. Il primo grado comprende i meningiomi benigni (90%). Del secondo, invece, fanno parte quelli atipici (7%). Il terzo grado, infine, contempla le forme neoplastiche maligne (2%) che invadono i tessuti circostanti e la cui crescita è rapida e aggressiva. Non si conoscono ancora bene le cause. Esistono, tuttavia, alcuni fattori di rischio tra cui: esposizione alle radiazioni, ormoni femminili, lesioni cerebrali. E ancora predisposizione genetica. I soggetti affetti da neurofibromatosi di tipo 2 hanno, ad esempio, una probabilità del 50% di sviluppare uno o più tumori.

Un meningioma benigno e di piccole dimensioni (meno di due centimetri di diametro) è spesso asintomatico. Se il tumore è situato sotto la sommità del cranio o tra i due emisferi cerebrali, si manifesterà con sintomi quali mal di testa, vertigini, svenimenti, cambiamenti del comportamento e problemi di memoria. Qualora esso si localizzi vicino alle orecchie o al nervo ottico, l'individuo sperimenterà diplopia e perdita dell'udito. Altri segni clinici includono: crisi epilettiche, ipertensione endocranica, deficit neurologici e iperostosi, ovvero invasione e distorsione dell'osso adiacente. Ciò si verifica quando la neoplasia si espande verso l'esterno. Il meningioma anaplastico, a differenza degli altri, può metastatizzare.

Il trattamento varia da paziente a paziente e deve tener conto di alcuni fattori come la posizione, le dimensioni, i sintomi, la stadiazione del meningioma e le condizioni di salute generale del paziente. L'intervento chirurgico, valutabile nelle forme di primo grado, è invece indispensabile per quelle di secondo e terzo grado. La radioterapia può essere impiegata per combattere i meningiomi non asportabili.

In ogni caso essa è consigliata dopo la resezione parziale o la si può valutare quando la chirurgia non ha sortito gli effetti sperati. La chemioterapia invece, impiegata raramente, è una risorsa per i soggetti che non rispondono ai trattamenti sopra citati.

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