È allarme su alcuni integratori alimentari a base di curcuma. Diversi di questi prodotti, potrebbero infatti essere ricollegati ad alcuni casi di epatite. Secondo le autorità sanitarie si tratterebbe di episodi di epatite colestatica acuta, una forma non infettiva né contagiosa di epatite, che nel corso del mese di maggio avrebbe già fatto quindici vittime.
A far scattare l’allarme, una segnalazione dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), a partire dalla quale il Ministero della Salute ha adesso ritirato dal mercato alcuni di questi integratori a base di curcuma. Si tratta di una misura precauzionale in attesa di ulteriori verifiche e chiarimenti sul fenomeno. Al momento infatti sono in corso degli accertamenti sanitari, necessari per appurare se tra i 15 casi di epatite colestatica e l’utilizzo di tali prodotti vi sia un effettivo rapporto causa-effetto.
Nel frattempo, si allunga la lista degli integratori a base di curcuma potenzialmente nocivi per la salute dei consumatori. Con le ultime segnalazioni dell’Iss, si estende a oltre una quindicina la lista di integratori associati ai casi di epatite e prodotti potenzialmente dannosi. Intanto le autorità sanitarie e il Ministero della Salute invitano tutti i consumatori a sospendere l’utilizzo di questi integratori a base di curcuma, almeno finché le indagini non avranno fatto luce e dato delle risposte certe sul fenomeno.
Al momento, sul sito del Ministero della Salute sono elencati tutti i tipi di integratori a base di curcuma legati agli ultimi casi di epatite colestatica acuta.
Gli ultimi tre prodotti segnalati il 27 maggio dall'Iss sono i seguenti:Versalis - Geofarma s.r.l. - prodotto da Labomar s.r.l.
Rubigen curcuma e piperina - lotto 250119 - Naturfarma
Curcumin+piperin - Vegavero - prodotto da Vanatari International GMBH, Berlino
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