"Spizzicare" è una cattiva abitudine

Spizzicare ossia mangiare fuori pasto, prima di pranzo o cena è una cattiva abitudine. Lo dichiarano i nutrizionisti che dimostrano quanto questa tentazione sia più frequente nelle donne e sia la causa dell’insuccesso di molte diete dimagranti

"Spizzicare" è una cattiva abitudine

Spizzicare o spilucchiare significa mangiare più volte durante la giornata e non mangiare assolutamente sano perché solitamente questa abitudine è associata alla voglia di snack e merendine che non fanno per nulla bene alla nostra alimentazione.

Spizzicare è una sorta di tentazione che ci assale quando si è ai fornelli a preparare il pranzo o la cena, quando si è fuori e l’ora di pranzo è ancora lontana. L’abitudine di spizzicare ci assale anche quando siamo di fronte alla televisione o al pc prima di andare a letto. Ed è così che ci ritrova ad ingurgitare fuori controllo coppe di gelato, sacchetti di patatine o barrette di cioccolato al latte.

Resistere a questa tentazione non è assolutamente facile a causa selle nostre vite frenetiche che ci spingono spesso e volentieri a mangiare in maniera disordinata, di fretta, al bar coi i colleghi o addirittura in ufficio alle proprie postazioni lavorative. Troppe volte ci si ritrova a mangiare alimenti di minore qualità e con più basso indice di sazietà rispetto ad un piatto di pasta al pomodoro che contiene le stesse calorie ma che almeno è più sano e apporta più valori nutrizionali.

I dati della Giornata Nazionale del Biologo Nutrizionista del 2016 hanno dimostrato che un quarto delle persone intervistate ha una alimentazione disordinata. A spizzicare di più sono le donne rispetto agli uomini che sono soliti nel 40% dei casi saltare gli spuntini ma mangiare fuoripasto prima di cena. Spilucchiare è diverso dall’abbuffarsi, ribadisce la biologa nutrizionista Tiziana Stallone, autrice del celebre libro “La dieta persona”. L’abbuffata ha un significato psicopatologico diverso che richiede un intervento mirato in cui alimentazione e psicologia si devono assolutamente integrare.

Secondo la Stallone spizzicare fuori pasto è una questione di facile gestione. Bisogna sforzarsi di dire no agli alimenti che ci tentano come snack, biscotti, barrette di cioccolato al latte, patatine. Occorre alimentarsi pienamente a colazione e a pranzo apportando le giuste calorie e i valori nutrizionali che ci fanno affrontare al meglio i nostri impegni lavorativi senza arrivare super affamati a cena.

Giacché il piluccatore non tollera la sensazione di fame e cade con facilità alle tentazioni, utile sarebbe avere a disposizione prima del pasto principale qualcosa di sano da mangiare o da bere come un succo di pomodoro, un piatto di verdure, una mela, una bevanda calda da sorseggiare. Questi cibi consentono di tamponare il desiderio di accedere al cibo e sono degli alleati preziosi per evitare di mangiare altro prima di sedersi a tavola. Tiziana Stallone consiglia di tenere a mente questi preziosi consigli. Sono degli accorgimenti che possono di aiuto prima di cedere alla tentazione spizzicare:

- Esercitare un controllo continuo sui fuori- pasto;

- Curare l’alimentazione dei pasti principali soprattutto la colazione che non deve essere saltata e il pranzo;

- Essere consapevoli delle conseguenze del disordine alimentare e ripeterselo ogni giorno.

La consapevolezza è un ottimo alleato ed è il frutto di un lavoro mentale e psicologico nei confronti del cibo e della propria salute che richiede uno sforzo e una motivazione notevoli.

Un discorso diverso richiede la voglia di uno spuntino dolce prima di andare a dormire. E’ un’esigenza tipica delle donne per placare le tensioni e l’ansia accumulate durante la giornata che volge al termine. Secondo Tiziana Stallone lo spuntino di questo genere è tipico del mangiatore malinconico che cerca gratificazione nel cibo. Questo spuntino apporta la carica e l’allegria per affrontare qualsiasi situazione della vita. Può essere concesso a patto che sia uno spuntino gratificante con contenuto calorico di massimo 150 calorie e che le calorie non siano l’aspetto principale di esso.

Esempi di spuntini tollerati dalla nutrizionista sono una tazza di latte caldo con cacao, 25 grammi di cioccolato fondente con almeno il 70% di cacao, due fette biscottate integrali con miele o marmellata, tre noci, uno yogurt magro.

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