Saluti romani: dopo la Cassazione, assolti a Milano

L'Appello bis sul caso del 2016 di cui si erano occupate le Sezioni unite

Saluti romani: dopo la Cassazione, assolti a Milano
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Tutti assolti ieri in corte d'Appello gli imputati per un episodio di saluti romani durante la commemorazione di Sergio Ramelli nel 2016. La Quinta sezione penale ha sigillato così il caso, dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio una precedente sentenza milanese e disposto un processo d'Appello bis.

A gennaio le Sezioni unite della Suprema corte si erano espresse sulla questione dibattuta per anni nelle aule di tribunale. Erano infatti chiamate a sciogliere il nodo del saluto fascista, dopo una serie di sentenze della stessa Cassazione in contrasto fra loro, proprio sulla commemorazione a Milano dell'aprile 2016. Ieri il verdetto di assoluzione degli imputati.

Ieri è però scoppiata un'altra polemica, questa volta sul terreno politico. Il sottosegretario all'Istruzione Paola Frassinetti su Facebook, rispondendo ai commenti a un suo post, ha usato la frase «Fascismo immenso e rosso, diceva Brasillach». Un'uscita che ha portato il centrosinistra a chiedere le sue dimissioni.

La sequenza. Frassinetti posta: «28 ottobre 1984... e chiamale se vuoi emozioni...» e allega un cuore rosso e uno nero e una foto del gol dell'attaccante milanista Mark Hateley nel derby di 40 anni fa. Qualcuno commenta: «Il 28 ottobre è un'altra roba! È il cuore nero senza il rosso». Un chiaro riferimento alla data della marcia su Roma. Altri utenti fanno eco. E la deputata di Fdi replica: «Fascismo immenso e rosso, diceva Brasillach». Sono queste le parole che finiscono subito nel mirino delle opposizioni.

Irene Manzi, responsabile nazionale Scuola per i dem, attacca: «Dispiace che Paola Frassinetti, solitamente disponibile al confronto sulle questioni che riguardano la vita della scuola, si abbandoni a citazioni del tutto incompatibili con il suo ruolo istituzionale (e non è la prima volta). Citare le parole di Brasillach, collaborazionista dei nazisti e antisemita, sul fascismo immenso e rosso non è accettabile».

Il sottosegretario in serata si difende: «Non c'è apologia del fascismo - dice a La Presse -. Apologia vuol dire esaltare il fascismo, ma non c'è nessuna frase. Se il gol di Hateley è apologia del fascismo... È pure inglese». E ancora: «Penso che sia un po' una tempesta in un bicchier d'acqua».

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