Si allarga la Sanitopoli umbra, alla faccia del buongoverno delle regioni «rosse». Finisce così indagata anche l'ex presidente umbra, Maria Rita Lorenzetti, che è stata interrogata nei giorni scorsi dai magistrati della Procura di Perugia, i pubblici ministeri Sergio Sottani, Mario Formisano e il procuratore Giacomo Fumu.
L'accusa formulata è falsità ideologica e abuso d'ufficio relativamente ad alcune delibere della Giunta riguardanti assunzioni nell'ambito della sanità pubblica. Come ha riferito il legale, l'ex governatrice ha negato drasticamente «ogni profilo di illecità del proprio operato e di quello dell'intera Giunta regionale» e ribadito la «legittimità degli atti adottati e gli ottimi risultati della sanità umbra, correlati alle esigenze del bilancio regionale ed ai servizi offerti». «La ex presidente - ha spiegato Luciano Ghirga - nel mantenere un doveroso riserbo istruttorio manifesta la propria fiducia nell'operato degli organi inquirenti e ribadisce la propria estraneità a tutti i fatti che le sono stati contestati».
L'inchiesta è partita dall'Asl 3 di Foligno. E le indagini sulla Lorenzetti sarebbero una sorta di atto dovuto da parte dei magistrati inquirenti, in seguito all'iscrizione nel registro degli indagati dell'ex assessore della sanità regionale Maurizio Rosi. All'ex presidente della Regione sono stati infatti contestati gli stessi reati per cui è stato indagato l'assessore Rosi. Nei giorni scorsi l'ex assessore è stato ascoltato dai magistrati, negando anch'egli qualsiasi addebito.
Nella Sanitopoli umbra figurano già indagati, tra gli altri, il sindaco di Foligno, Nando
Mismetti, l'ex capo di Gabinetto della governatrice Lorenzetti, Sandra Santoni, la dirigente della Asl 3 di Foligno, Gigliola Rosignoli, nonché il consigliere regionale Pd Luca Barberini. In tutto si tratterebbe di 18 indagati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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