I numeri delle classifiche librarie sono solo numeri, non sono né giusti né sbagliati. Si può vendere tantissimo per anni e poi vendere molto meno. E poi, chissà, tornare a vendere. A volte essere uno scrittore che vendeva tantissimo e adesso vende molto meno può anche diventare un problema per gli editori, quo deus avertat come dicevano i latini.
Se dovessimo scattare una istantanea delle vendite di Roberto Saviano, nel 2024, a partire dal suo nuovo libro Noi due ci apparteniamo (per il marchio Fuoriscena del gruppo Rcs) ne uscirebbe un quadro non proprio entusiasmante per un big dell'editoria. Il libro è uscito in libreria il 16 aprile. Partenza lenta secondo i dati Nielsen. Nella settimana tra il 21 e il 27 aprile, la prima completa, il volume era in crescita e si attestava al quinto posto della Top ten: vendeva 4mila e settecentosettantuno copie. La settimana di rilevamento seguente era già uscito dalla Top ten ed era quarto in saggistica a 3mila e 301 copie. La settimana dopo le copie erano 2mila e novecentotrentatre. E se arriviamo all'ultimo rilevamento, di questa settimana, siamo alla decima posizione della saggistica con mille e cinquecentoquarantuno copie.
Lungi da noi fare i Gennaro Savastano - per usare un esempio tratto da Gomorra intesa come serie - con le copie degli altri. Sono numeri che molti autori si sognano, anche autori in corsa allo Strega allo specifico scopo di evitare pile di resi. E però sono numeri molto lontani da quelli che Saviano macinava ai tempi di Gomorra, in questo caso inteso come libro. Un altro pianeta editoriale, sono cambiate le classifiche, un altro mondo dei lettori, non eravamo ancora nel dominio degli youtuber. Però il problema esiste, anzi si era evidenziato già anni fa con l'attesissima seconda opera dello scrittore: ZeroZeroZero edita da Feltrinelli nel 2013 dopo che aveva strappato Saviano a Mondadori. Le copie stampate e vendute sono sempre un segreto molto ben custodito dagli editori. Ma all'epoca si parlò della difficoltà ad arrivare a smaltire le 460 mila copie di tiratura ed il conseguente larghissimo anticipo dato all'autore. I numeri di oggi sono molto più bassi di quelli.
Sia chiaro, nessuno vuole levare a Saviano il ruolo che ha avuto nel raccontare la camorra. Nessuno vuol discutere il fatto che sia uno degli autori più riconoscibili, anche molto bravo a promuovere il suo ruolo (per dei liberali amanti del mercato questo è solo un merito), ma dal punto di vista della libreria le cose sono molto cambiate. Fa buoni numeri ma non in linea con l'esposizione mediatica. Se questo si colleghi anche ai molti cambi di editore questo nessuno può saperlo e non sta a noi dirlo.
Ma, giusto per dare l'idea, poi passa Selvaggia Lucarelli e con Il vaso di Pandoro. Ascesa e caduta dei Ferragnez fa, sempre secondo Nielsen, 26mila copie e spiccioli in due settimane. Lamentandosi pure che i giornali non parlino del suo libro o almeno non nel modo in cui vorrebbe lei.
Ma semplicemente si potrebbe dire che esistono una serie di poltroncine vip da indignato speciale che consento di partire in pole position nel mercato editoriale italiano. E dopo un po', magari, ci si deve spostare da quelle in prima fila. Al momento, pur con tutte le diversità, il ruolo di emblema di un certo modo di raccogliere l'indignazione del Paese è passato a Zerocalcare. Più giovane il medium utilizzato, la graphic novel o la serie a fumetti, maggiore la vicinanza alle istanze, anche politiche, degli under 30 orientati a sinistra. Infatti ogni ingresso di Zerocalcare in libreria fa altri numeri. Questa settimana per intenderci è in vetta alla classifica con 10 mila copie e spiccioli, settimana scorsa era secondo con più di 14 mila. È stato trasformato a fumetti anche Saviano ma non è proprio la stessa cosa...
E allora lo ridiciamo: questi sono numeri senza giudizi di merito. E poi i numeri producono scelte editoriali. Presenze ed assenze agli eventi della più varia natura. Del resto non è che gli spazi a Saviano manchino. Un esempio, il più banale, domenica sera su Sky Atlantic andrà in onda lo speciale sui dieci anni di Gomorra la serie. La prima cosa per cui tutti ricordano Saviano appunto, la seconda è Gomorra il libro. La serie ha dieci anni.
Il libro è del 2006. Di immortale c'è soltanto il personaggio di Ciro di Marzio, e nonostante una certa somiglianza fisica con lo scrittore che ha avuto l'idea guida della serie... Il resto è moda culturale e calcolo editoriale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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