Parker è riuscita dove Icaro ha fallito

La sonda ha quasi toccato il Sole, passandoci intorno a soli sei milioni chilometri e che ci permetterà di conoscere la nostra stella come mai prima ora

Parker è riuscita dove Icaro ha fallito
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Avete presente il mito di Icaro? Come tutti i miti ha una funzione etica (l’ambizione di Icaro di volare troppo in alto, verso il Sole, bruciandosi le ali) però è anche stato concepito quando sapevamo poco dell’Universo. Il cielo era il cielo, le stelle delle lucine, e il Sole, beh, il Sole era nel cielo. Ma al mito ci torno dopo, perché nel frattempo Parker è sana e salva. Chi è Parker? È la sonda che ha quasi toccato il Sole, passandoci intorno a soli sei milioni chilometri, a una velocità di 692mila chilometri orari, e che ci permetterà di conoscere la nostra stella come mai prima ora.

È, dichiara il Laboratorio di Fisica Applica Johns Hopkins nel Maryland, «il primo oggetto artificiale più vicino a una stella». Diciamo il primo oggetto artificiale umano, di stelle lontane o di altre galassie che ne sappiamo. Comunque un grande passo per la conoscenza del nostro spazio.

Torno un secondo a Icaro e agli antichi, che non era la sonda Parker: ma proprio le ali di cera gli dovevano mettere? Che, andando troppo in alto, si sciolgono per il calore. Icaro nella realtà, ammesso fosse riuscito a volare, si sarebbe congelato, non bruciato.

Inoltre non sarebbe mai riuscito a uscire dall’atmosfera terrestre, visto che ci vuole una velocità di 11km al secondo. Un razzo, insomma. In ogni caso adesso attendiamo i risultati di Parker, che non è un mito ma ha compiuto un’impresa scientifica fantastica.

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