Scotti: tornerò al preserale ma sarà dura farlo rivivere

Da domani la decima edizione dello show di gaffe e papere con Gerry e la Hunziker

Laura Rio

da Milano

È un momento «ego»: Antonio Ricci e Gerry Scotti, seduti uno accanto all’altro in conferenza stampa, che si godono momenti esaltanti. In questa stagione televisiva in cui alcuni show vanno male, vengono spostati o chiusi, loro due volano come piume. Ricci, che ha visto la sua Striscia tornare nel paradiso degli ascolti, battezza la nuova edizione (la decima) di Paperissima e, a coronamento dei suoi successi, annuncia che domani metterà a segno una tripletta. A partire dalle 20, infatti, andranno in onda una dopo l’altra: Cultura moderna, Striscia la notizia e Paperissima. Causa sciopero nazionale dei giornalisti, al posto del Tg5 ci sarà infatti la cabina di Teo Mammucari, cui si aggiungeranno le altre due creature storiche dell’autore già previste in palinsesto.
Scotti, che insieme a una splendente Michelle Hunziker condurrà Paperissima, stuzzicato dalle domande dei giornalisti, cerca invece di contenersi ma è visibilmente soddisfatto del riconoscimento pubblico che, senza di lui, il preserale di Canale 5 è entrato in crisi. E allora partiamo dal possibile ritorno anticipato (avrebbe dovuto andare in onda per un breve periodo a gennaio) dello showman alla conduzione del Milionario dopo l’infelice esperienza (sul piano degli ascolti) prima di Amadeus e poi di Bonolis. «In effetti l’azienda mi ha chiesto la disponibilità - ha spiegato lo showman - a riprendere il preserale, ma io ho ribadito che quest’anno voglio dedicarmi con tutta l’attenzione possibile a Paperissima e alla fiction (ha girato il seguito di Babbo Natale). Comunque se mi verrà di nuovo chiesto, quando lo show di Ricci sarà finito, darò la mia disponibilità all’azienda». In sostanza, stando così le cose, dovrebbe tornare con il quiz a fine novembre. «Comunque - aggiunge - non sarà facile riprendere il Milionario perché quando si apre una fossa (di perdita di pubblico) così profonda è difficile recuperarla». Il perché delle difficoltà incontrate dai suoi successori? «È che il pubblico si affeziona ai personaggi televisivi e fa fatica a digerire i cambiamenti: io sono entrato nelle loro case per sette anni tutte le sere. Devo dire che mi dispiace che la mia decisione di prendere una pausa abbia creato situazioni difficili per l’azienda».
In attesa del rientro del quiz, per Scotti domani ci sarà un ulteriore momento di appagamento. «Nei panni di Gerry Sparrow (parodia del Jack Sparrow del film La maledizione della prima luna) - scherza - mi hanno fatto ancora più bello di Johnny Depp». Sì, perché, in questa edizione dello show, i filmati sulle gaffe saranno inframmezzati da scenette in costume. La prima puntata - con l’uso di effetti speciali - è giocata sulla caricatura del film sui corsari, nelle altre si vedrà un Gerry Potter, un Gerry Diabolik e così via. Ospiti i calciatori Totti e Materazzi, Bisio e la Arcuri. Ma che cosa ha ancora da dire uno show giocato sugli scivoloni, le papere, gli errori, gli scarti delle altre trasmissioni in una tv che ne è piena? «In effetti - spiega Ricci - Paperissima ha perso la sua irriverenza. Anzi, nemesi storica, è diventata una trasmissione classica. In Tv ora viene mandato in onda di tutto e si fa fatica a trovare filmati nuovi e divertenti, ma facciamo una selezione durissima e ci appoggiamo a un circuito internazionale». Dunque, Ricci prevede che sarà impossibile raggiungere share di ascolto formidabili come quelli delle scorse edizioni (l’anno scorso la media fu del 33%). Infine il patron del Tg satirico si difende da chi lo accusa di far partire in ritardo la prima serata che, a scalare, fa scivolare in avanti tutti i programmi.

«Non sono stato io a cominciare - è il refrain che ripete da due anni -, ma Bonolis che ai tempi di Affari tuoi si allungò sopra Striscia». Un patto con la Rai per chiudere prima (alle 21,05)? «Lo sottoscriverei subito».

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