Milano - Vetrine danneggiate a Milano e raid al rettorato di Palermo. Anche quest'autunno gli studenti scendono in piazza per protestare contro la riforma del ministro Gelmini e la tensione sale. Cortei sono stati organizzati in tutta la Penisola per la Giornata internazionale del diritto allo studio e contro i tagli alla scuola. Da Milano a Palermo, passando per Torino, Milano, Genova, Trieste, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria gli studenti scendono in piazza.
Gelmini: "Vecchi slogan" La protesta di oggi degli studenti nelle città italiane "mi pare riproporre vecchi slogan di chi vuole mantenere lo status quo, di chi è aprioristicamente contro qualsiasi tipo di cambiamento". Lo sottolinea il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. "Bisogna avere il coraggio di cambiare. È indispensabile -rileva- proseguire sulla strada delle riforme". È necessario quindi "puntare a una scuola di qualità, più legata al mondo del lavoro e più internazionale. Per ottenere questi obiettivi - aggiunge - stiamo rivedendo completamente i meccanismi di inefficienza che hanno indebolito la scuola italiana in passato. Un lavoro e un percorso difficile, ma indispensabile. È necessario lo sforzo di tutti coloro che hanno a cuore la scuola".
Studenti, genitori e professori Non solo studenti, per l'occasione sono scesi in strada anche docenti e genitori. A Roma gli studenti di licei Virgilio e Visconti hanno annunciato di aver aver preso possesso simbolicamente degli istituti. E in base agli annunci sull’onda emozionale derivante dal doppio corteo, composto da studenti delle superiori e universitari, che approderà a piazza Navona, è molto probabile che il numero aumenti. Le proteste, però, non hanno solo un’origine studentesca: sempre in mattinata presso il circolo didattico Montessori, la scuola primaria in via di Santa Maria Goretti, è prevista un’assemblea permanente, costituita da genitori, insegnanti e personale non docente, che dovrebbe sfociare in occupazione, "per denunciare - spiegano gli organizzatori - le gravissime difficoltà in cui si sta dibattendo la scuola pubblica a causa dei tagli imposti dai ministri Gelmini e Tremonti, con la conseguente impossibilità di assicurare ai bambini un percorso didattico di qualità".
Mazze contro le banche Danneggiata la vetrina della Banca Fideuram di corso di Porta Romana. Un manifestante con il volto coperto da un cappuccio ha colpito due volte la vetrina con una mazza al passaggio del corteo per il "No Gelmini Day". Il giovane è stato visto da quattro clienti che si sono chiusi impauriti nell’atrio d’entrata.
Tensione a Bergamo Traffico in tilt, momenti di tensione e sei ragazzi portati in questura a Bergamo. Due i momenti di tensione. Prima a Bergamo Alta, dove sei studenti minorenni hanno tentato di esporre uno striscione con la scritta "Digos m...". Sono stati bloccati e portati in questura, da dove sono stati avvisati i genitori, che sono poi passati a riprenderseli.
Nessun provvedimento, in considerazione della giovane età. Il secondo momento di tensione alla rotonda dei Mille, dove un gruppo di studenti ha tentato di uscire dal corteo per raggiungere la sede del collegio Sant’Alessandro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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