Se la tavola fa primavera

C'è un ristorante, all'interno di un albergo di Stoccolma, che ha un nome estremamente dolce, forse anche perché cambia tutti i colori del proprio arredo a seconda delle stagioni. Le sedie mutano copertura, come le tappezzerie, i tendaggi, le apparecchiature, i tappeti a terra e tanto d'altro. Forse solo lo spirito nordico può arrivare a queste idee, ma resta il fatto che le stagioni possono influenzare i nostri interni, facendoci notare come certe decorazioni, certi colori e certi materiali possano essere in contrasto con lo spirito che aleggia fuori dalle nostre mura.
Così la primavera, una delle stagioni più allegre dell'anno, ci fa pensare ad una casa fresca, colorata, leggera, e, vivendo soprattutto in una grande città, il legame che possiamo sfruttare con successo può essere quello della tavola. Una tavola che, non dimentichiamoci che Pasqua è sinonimo di allegre tavolate, può essere decorata in maniera sofisticata e divertente, un poco fuori dalle righe. Il tutto lo si può ottenere sia acquistando che combinando cose che già possediamo. Si tratta soprattutto di saper combinare le cose, di legare un certo piatto ad un certo bicchiere, ad un tipo di tovaglia, ad una sedia piuttosto che ad una determinata decorazione floreale.
Su questo tema inglesi e francesi sono maestri, creando ambientazioni che hanno tutto il sapore della cordialità e dell'intimità, senza scadere nel rustico contadino ma salvaguardando l'eleganza e la raffinatezza dei particolari.

Un grande aiuto viene dall'impiego di materiali naturali come il vetro, la ceramica, il cotone, il lino, naturalmente accostandoli secondo i nostri gusti e secondo anche le tradizioni locali, che nel nostro Paese hanno un valore da non trascurare. Un buon apporto al tutto è venuto in questi tempi più recenti anche dall'entrata in campo nel settore della tavola dei grandi stilisti della moda.
(hanno collaborato:
Michela Orefice e Albino Boffi)

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