Controllare la situazione di bocca e denti è spesso faticoso. Il periodo migliore per farlo è prima dell'estate, quando, in vista di viaggi e di nuovi incontri, siamo forse un po' più disposti a sottoporci a visite e a cure che rendano più bello e gradevole il nostro sorriso.
«Un buono stato dei denti dà grande luminosità alla bocca e al viso nel suo insieme», conferma il dottor Emilio Francini Naldi, medico chirurgo odontoiatra a Firenze, Milano, Roma e Udine (www.efran.it). «Pensiamo, per esempio, come la presenza di otturazioni in amalgama, scure, renda cupo il colore di tutti gli altri elementi, sostituendo tali otturazioni con quelle in composito, sostanza dal colore uguale a quello dei denti naturali, la situazione può migliorare in modo sorprendente».
Anche le protesi fisse hanno spesso un'estetica non del tutto soddisfacente: «Pur senza parlare delle capsule in metallo (ormai, veramente, prodotto di altri tempi), la stessa base delle protesi fisse in ceramica ha, in genere, un colore che varia dall'oro all'acciaio», commenta il dottor Francini Naldi. «Qualunque porzione di metallo si renda visibile al bordo del dente, condiziona istantaneamente tutto il resto della bocca, conferendole un aspetto sgradevolmente antiestetico». Negli ultimi anni, questo inconveniente è stato superato con l'utilizzo dello zirconio: «Questo metallo, che si usa appunto come base per la ceramica, associa alla durezza dell'acciaio e alla biocompatibilità del titanio il colore assolutamente bianco ed una trasparenza estremamente simile a quella del tessuto dentale naturale. Utilizzato come supporto alle capsule in ceramica, consente di evitare imperfezioni quali colletti visibili o opacità innaturali; nella costruzione dei perni moncone, invece, consente di avere, fin dall'emergenza dalla gengiva, un materiale perfettamente uguale, come estetica e trasparenza, ad un dente vero».
Nella protesi su impianti i risultati sono tali da renderla indistinguibile da quella su elementi naturali: «Lo zirconio non viene modellato tramite fusione come gli altri metalli da protesi, ma fresato da un'apposita macchina guidata da computer, sulla base dell'immagine scannerizzata dell'impronta del dente», spiega lo specialista. «Così facendo, la precisione del manufatto protesico è praticamente perfetta, assolutamente non ottenibile con le metodiche tradizionali».
Ma la fabbricazione o la sostituzione di una protesi, in genere, richiede lunghi tempi di attesa, non c'è il rischio di dover partire per le ferie lasciando il «lavoro» a metà? «È ormai possibile in una bocca che presenti problemi estetici ma nella quale i denti siano fondamentalmente sani, compiere tutte le operazioni necessarie per la costruzione di una protesi in un tempo massimo di due-tre giorni: una ragione in più per regalarsi un sorriso nuovo».
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