I casi di malattie che si trasmettono col sesso, in Italia, sono in netta crescita. Lo rivelano gli ultimi dati dell'Istituto superiore di Sanità: dal 1991 al 2015 sono stati registrati 115.207 nuovi casi di infezione di questo tipo. In aumento malattie batteriche come le infezioni da clamidia (Chlamydia trachomatis) e la sifilide, ma anche quelle determinate da virus (e ricordiamo che i vaccini non mancano). Tra le conseguenze, i condilomi acuminati dovuti ad alcuni tipi di papilloma, ma anche le epatiti e il famigerato contagio da Hiv, che nonostante le cure antiretrovirali resta una malattia gravissima.
"Purtroppo gli adolescenti sono poco o per nulla informati su cosa siano le malattie sessualmente trasmissibili, dette anche Mst, questo impedisce loro di riconoscerne i sintomi – avverte Antonio Cristaudo, presidente di Adoi (Associazione dermatologi ospedalieri italiani) in un'intervista a Quotidiano.net–. Parlo di perdite, bruciori, dolori e lesioni cutanee nelle regioni genitali, con l’amara conseguenza di non conoscere i rischi cui vanno incontro e dunque non saperle prevenire".
La facilità con cui il web offre agli adolescenti occasioni per avere relazioni sessuali si traduce in rapporti non protetti e diffusione delle infezioni: un effetto ampliato anche dall'uso promiscuo in maniera impropria di giochi e dispositivi come i sex toys, oggi molto in voga.
La ritrosia a parlare di sesso con i familiari o con il medico, presso il quale spesso ci si reca in ritardo, indica la scuola come luogo dove sarebbe opportuno e necessario fare informazione corretta."Eppure la diagnosi di malattia sessualmente trasmessa è relativamente semplice – prosegue il dermatologo –. Si può fare con un piccolo prelievo o un tampone, con test rapidi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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