Si danno un bacio a stampo e vengono immediatamente allontanate dalla gelateria.
È questa la triste disavventura in cui sono incappate due ragazze omosessuali di Carpineto Romano, piccolo comune al confine meridionale della provincia di Roma.
Stando a quanto si apprende dalle pagine de Il Messaggero, l'episodio sarebbe avvenuto nel bar gelateria Grotta Azzurra, lo scorso venerdì sera. La coppia si sarebbe scambiata un innocente bacio alla presenza di altri clienti e, per questo motivo, il proprietario del locale avrebbe dato in escandescenze tanto da intimare l'allontanamento.
A rendere noto l'accaduto sarebbe stato il Gay Center capitolino, un'associazione che promuove servizi, iniziative e cultura per il benessere e i diritti di omosessuali e transessuali .
"L'episodio - dichiara il portavoce del centro Fabrizio Marrazzo - è inaccettabile". I membri dell'organizzazione hanno subito denunciato i fatti chiedendo al sindaco di Carpineto Romano di ritirare la licenza al bar incriminato.
"Le due ragazze, ora supportate dal servizio Gay Help Line 800.713.713, denunciano una situazione di disagio anche in famiglia - fa sapere il Gay Center - La più giovane è stata cacciata di casa appena maggiorenne per via della sua relazione, ed entrambe hanno subito violenza. È necessario un piano concreto contro l'omofobia che preveda anche azioni capillari sui territori e che offra supporto e servizi a chi vive delle discriminazioni".
Intanto, il gestore della gelateria si è giustificato mediante un post pubblicato sul profilo Facebook del locale.
"Non era mia intenzione offendere o discriminare - scrive il proprietario del bar - Ci tengo a precisare che mi sarei comportato allo stesso modo anche con una coppia etero perché penso che atteggiamenti simili sono poco adatti in un locale pubblico".
A quanto pare però, le scuse sono sembrate vacue e
inversomili alla community social che, tra il serio e il faceto, ha commentato il post."Quindi se vengo in gelateria con mia moglie e ci diamo un bacio, rischio che mi cacci?", scrive un utente. "Scuse ridicole", ribatte un altro.
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