- L'esercizio fiscale 2009/10 di Siemens Italia si è chiuso con un fatturato di 2509,8 milioni di Euro, con una lieve contrazione (-2%) rispetto allo scorso anno. Balzano invece gli ordini che, con un volume di 2.636,2 milioni di Euro, mettono a segno un aumento di oltre il 4%.
Industry si conferma best performer con un fatturato che rappresenta più della metà del fatturato totale dell'azienda. Segno positivo per le vendite del Settore Energy che registrano un incremento e per Healthcare che contribuisce con un giro d'affari in linea con lo scorso anno.
"Oggi possiamo dire di aver chiuso la fase dei programmi di trasformazione aziendale. Siemens è tornata una società top class a livello mondiale, la missione è compiuta. Ora ci poniamo obiettivi di profittabilità e crescita" dichiara Federico Golla, amministratore delegato di Siemens Italia. L'Italia è il terzo Paese per risultati e volumi di business in Europa e nel Middle East e il quinto nella classifica mondiale, escludendo Stati Uniti e Germania. Il nostro Paese quindi rimane strategico per Siemens nonostante il focus sui paesi emergenti".
La ripresa della produzione industriale nei primi mesi del 2010 aumentata del 5,6% e trainata in particolare dalle aziende ad alto livello di specializzazione ha consentito al Settore Industry di registrare un aumento degli ordini. Tale crescita, spiega Golla "si tradurrà il prossimo anno in un aumento delle vendite di circa il 6%".
Il settore Energy ha chiuso l'anno con un aumento delle vendite grazie in particolare a un importante contratto nell'ambito delle energie rinnovabili, come la fornitura di 260 turbine eoliche da 2,3MW per Enel e la realizzazione di un impianto fotovoltaico per il gruppo Marseglia a San Donaci. Il 2010 ha visto anche l'aumento della quota di partecipazione da 28% a 45% in Archimede Solar Energy, azienda italiana leader nella produzione dei tubi ricettori a sali fusi per il solare termodinamico.
La contrazione del mercato dell'industria e degli investimenti delle utilities in nuovi impianti, attribuibile all'attuale situazione economica, è stata compensata dalla crescita del mercato delle rinnovabili. Le tariffe incentivanti, le più elevate a livello europeo, nonostante le riduzioni annunciate, hanno consentito, infatti, ricavi capaci di attrarre finanziamenti anche in un periodo
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