A Siena il Pd ha lasciato alla nuova giunta di centrodestra le "casse vuote". La Corte dei Conti ha, infatti, certificato un buco da 13 milioni di euro.
"Questo buco di bilancio non è responsabilità di questa amministrazione ma del Pd che ce l’ha lasciata. Non voglio più sentir dire che ci è stato lasciato un bilancio solido perché non è così: i numeri dicono tutt’altro”, attacca il sindaco Luigi De Mossi eletto nel giugno 2018 dopo 70 anni di dominio incontrastato di giunte rosse nella città del Palio. Mercoledì, infatti, la Corte dei Conti ha reso noto un documento che certifica un buco di 13 milioni di euro risalente agli anni 2015-2016, ovvero a quando il sindaco era Bruno Valentini del Pd. Ora, alla nuova giunta di centrodestra non resta che presentare alla Corte dei Conti un piano di rientro entro il 5 maggio prossimo. Il sindaco De Mossi promette:“Dovremo fare dei sacrifici ma non aumenteremo le tasse” e annuncia un piano dismissioni dei beni immobiliari del Comune che consenta di recuperare 4 milioni di euro l’anno da qui al 2021 necessari per uscire da questa situazione di crisi. Nel documento della Corte dei Conti si precisa che il Comune di Siena era già stato allertato nel 2016 di tale disavanzo ma l'ex sindaco Valentini, interpellato dal fattoquotidiano.it, nega di essere stato informato: “Che ci fosse un problema del genere noi non ne avevamo la minima idea – dice – io l’ho scoperto pochi giorni fa e anche i tecnici addetti al bilancio non mi avevano mai comunicato nulla”.
Valentini, infine, accusa De Mossi di “pura speculazione politica” e aggiunge: “La Corte dei conti ha stabilito che non si possono spendere quei soldi fino a che il Comune non estinguerà il suo debito e quindi tra un anno i 13 milioni torneranno a disposizione per gli investimenti. Quella dell’attuale giunta è una rappresentazione non corretta della realtà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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