Smog e caldaie, la Regione pronta ai blitz

Da domani scatta il blocco per auto e moto non catalitiche. Fissata per il 13 novembre la prima domenica a piedi: le altre due a gennaio e a febbraio. Forse

Marcello Chirico

Scatta tra 24 ore il piano-antismog regionale per l’inverno 2005-06. Si comincia, com’è ormai consuetudine, dal blocco dei veicoli maggiormente inquinanti, vale a dire auto e moto non catalizzate e che - come sottolineano dall’assessorato all’ambiente della Regione - «rappresentano ancora il 45 per cento dell’intero parco autoveicolare lombardo». Praticamente, un’enorme fonte di smog. Per i loro possessori, a partire da domani e fino al 23 dicembre prossimo (e poi nuovamente dal 9 gennaio al 3 marzo del nuovo anno), ci sarà il divieto di circolazione all’interno delle cosiddette «aree critiche» (ben 135 i comuni lombardi interessati) dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 10 e dalle 16 alle 19.
Il primo blocco totale del traffico (dalle 8 alle 20) è invece programmato per la seconda domenica del mese (13 novembre), e per ora è l’unico. Escludendo dicembre per questioni di shopping natalizio, altri 2 stop dovrebbero essere fissati a gennaio e febbraio ma il condizionale è quanto mai d’obbligo poichè al Pirellone pare che non siano più così sicuri di volerli calendarizzare, considerando che sta sempre più prendendo piede la convinzione che servano a ben poco. Ufficialmente, però, al Pirellone si attende al riguardo la decisione definitiva del governatore Roberto Formigoni, dal quale ambientalisti e associazioni varie dei cittadini si sarebbero attesi «misure provvisorie» già in queste ultime settimane, con le micidiali polveri sottili (Pm10) impennatesi al di sopra dei valori limite. Ieri, per esempio, le centraline Arpa del Verziere e di via Juvara superavano abbondantemente la soglia di 50 milligrammi al metro cubo: 103 la prima, 121 la seconda.
Pure il prefetto Bruno Ferrante si è detto «preoccupato» e giovedì prossimo incontrerà il Codacons che ha chiesto di poter discutere con lui appunto dell’emmergenza smog, magari sperando che il rappresentante governativo metta in atto i poteri conferitegli dall’articolo 6 del codice della strada («per motivi inerenti la salute, il prefetto può sospendere temporaneamente la circolazione pubblica»).
A questo proposito, dal Pirellone l’assessore all’ambiente Domenico Zambetti ha voluto subito chiarire che «il prefetto non può fare nulla, e infatti gli ho già telefonato per comunicargli che le decisioni in materia ambientale le prende soltanto la Regione». La quale, per ora, non intende attuare alcun blocco preventivo e men che meno riproporre le targhe alterne non ritenendo la situazione grave per la salute della cittadinanza. «Semmai - è l’appello che lancia Zambetti - rinnoviamo l’invito a tutti gli amministratori di condominio, e direttamente ai cittadini, ad abbassare a 19 gradi i termostati delle proprie caldaie, che sono la vera e prima fonte d’inquinamento. Il problema è che nessuno lo fa, approfittando del’assenza di controlli. Per adesso mi limito a sollecitare la sensibilità ambientale di tutti, in futuro non escludo però di prendere al riguardo provvedimenti drastici. Perchè a parole tutti vogliono città meno inquinate ma poi nessuno fornisce il proprio contributo. L’assessore non può fare miracoli, al massimo può individuare i problemi e studiare come aggredirli ma poi serve l’apporto da parte di tutti, soprattutto quando, come in questo periodo, si può tranquillamente fare a meno di qualche grado in meno di riscaldamento all’interno delle proprie case». Invito analogo era arrivato, nei giorni scorsi, dal suo collega Zampaglione in Comune.


Intanto, in concomitanza col primo blocco totale previsto per il 13, i verdi stanno organizzando una manifestazione di piazza in vari quartieri con happening in piazza S. Babila per protestare contro «l’inerzia istituzionale» in campo ambientale.

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