Le università inglesi non si smentiscono mai. Torniamo a parlare dell’Università di Nottingham e Nottingham Trent, già cardini dell’ideologia woke. Dopo aver bandito la parola “anglosassone” in quanto razzista, ecco la nuova sparata: i corsi di laurea incentrati sulle “imprese dei bianchi” hanno reso gli atenei razzisti. Questo quanto affermato da uno studio del Russell Group. I due atenei hanno intrapreso una ricerca congiunta dei loro legami con la tratta degli schiavi e hanno “scoperto” come questi abbiano creato un'eredità di "razzismo" presso le istituzioni.
Le università in questione hanno inoltre affermato che il percorso di studi ignora gli “sforzi altrettanto significativi delle persone di discendenza africana”. Nelle conclusioni, gli autori dello studio hanno spiegato che “questi problemi richiedono un'attenzione urgente e continua". Gli atenei sono dunque pronti a elaborare un piano di giustizia riparativa per espiare i legami con la schiavitù e mitigare "le eredità dannose durature".
Il rapporto è stato supervisionato da un gruppo direttivo che includeva sei persone nominate dalle due università che "si identificano come neri". Come riportato dal Telegraph, gli autori hanno attribuito la loro "vicinanza biologica all'atrocità storica della schiavitù" alla sensibilizzazione sul "dolore emotivo continuo" durante tutto il progetto. Può sembrare una supercazzola ma garantiamo che è tutto vero. Ma in che modo l’università di Nottingham è legata alla tratta degli schiavi? Semplice, per così dire: colpa del sesto e del settimo duca di Portland, che hanno beneficiato della schiavitù. Nonostante entrambi fossero nati dopo la sua abolizione. Dettagli.
Questa genuflessione alla dottrina woke non sorprende.
L’Università di Nottingham era già nota per la sua ostilità al buonsenso dopo aver rimosso il termine “anglosassone” come parte degli sforzi per contrastare le “narrazioni nazionaliste”. Tagliato anche il termine “vichingo”, reo di collegarsi a tutto ciò che riguarda la razza, l’imperialismo e persino il nazismo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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