Il digitale corre, ma rimangono divari da colmare

I dati Istat mostrano una diffusione di Internet in Italia in crescita, ma non mancano i punti critici: continuano a preoccupare il gap generazionale e il divario Nord-Sud

Il digitale corre, ma rimangono divari da colmare

La fotografia che l’Istat scatta al fenomeno della digitalizzazione nel nostro Paese offre segnali incoraggianti ma anche motivi di preoccupazione. Basta leggere il report “Cittadini e Ict” che l’Istituto nazionale di statistica ha diffuso nei giorni scorsi per capire quanto abbia corso la digitalizzazione durante la pandemia e come, però, la diffusione delle tecnologie sconti tutt’oggi un gap generazionale e anche territoriale.

Diffusione di Internet ai livelli Ue

Nel 2022 il tasso di diffusione di Internet tra le famiglie residenti in Italia con almeno un componente di 16-74 anni è risultato del 91,4%, ormai in linea con la media EU27 che si attesta al 92,5%. Dal report Istat emerge che quasi una persona su due tra gli over 14 ha fatto acquisti on-line, con un picco del +6,5% tra il 2020 e il 2021 e un leggero calo nel 2022, con un -2,1%. Quanto poi alle persone di 6 anni e più che hanno navigato in rete nei 3 mesi precedenti l’intervista, l’accelerazione maggiore si è registrata tra il 2020 e il 2021 (+4,4%), mentre nell’ultimo anno l’incremento si è fermato al 2,6%.

Il gap generazionale e culturale

Le criticità più grandi per quanto riguarda l’accesso alla Rete si registrano nei nuclei composti da soli anziani. In questo caso a disporre di un accesso al web è soltanto il 49,8% del totale, contro il 98,8% di quelle in cui è presente almeno un minore e del 93,4% di quelle senza minori ma i cui componenti non siano soltanto anziani. Tra le famiglie che non dispongono dell’accesso a Internet la motivazione prevalente (59,9%) è il non avere le competenze per utilizzarlo, mentre il 21,5% di questa fetta di campione non considera Internet uno strumento utile e interessante. L’11,9% afferma di non potersi permettere il costo del servizio o degli strumenti necessari a utilizzarlo. Infine il 7,9% non ha una connessione a casa perché almeno un componente della famiglia accede a Internet da un altro luogo.

Boom di connessioni nel nord Italia

Il Nord Italia si conferma l’area del Paese dove Internet è più utilizzato, anche se negli ultimi anni, secondo le rilevazioni di Istat, la forbice si è ristretta. Primo in graduatoria il Trentino-Alto Adige, dove è connesso l’88,9% delle famiglie. A seguire la Lombardia con l’86,1%. In fondo al ranking Puglia (78,2%), Basilicata (77,5%) e Calabria (73,6%).

Commercio elettronico, prevalenza di uomini

Più propensi a comprare on-line gli uomini con il 52,4% contro il 44,4% delle donne. Si fa shopping sul web maggiormente al Nord (52,8%), mentre il Sud resta fermo al 40,3%. A fare più acquisti sono in generale i ragazzi tra i 20 e i 24 anni (75,7%). Tra il 2020 e il 2021 la crescita dell’e-commerce è stata del 6,5%, mentre le percentuali sono calate nel 2022 a causa prevalentemente della fine delle restrizioni causate dalla pandemia, come testimonia il fatto che andamenti analoghi si sono registrati anche in altri paesi dell’area Ue come Danimarca, Germania, Olanda e Francia.

La spinta verso la digitalizzazione si è dunque un po’ esaurita e soltanto nuovi massicci investimenti pubblici e privati in banda ultralarga potranno rilanciarla e favorire uno sbarco nell’ambiente digitale di quelle persone che attualmente ne sono ancora fuori.

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