"I tre moschettieri" in versione femminista. L'ultima trovata woke contro la tradizione

Il film ispirato al capolavoro di Dumas si chiamerà “Toutes pour une” e uscirà nelle sale francesi a partire dal 22 gennaio 2025: Athos, Portos e Aramis sono tre donne

Twitter
Twitter
00:00 00:00

Cleopatra nera, Biancaneve latina, la Sirenetta senza principe molestatore. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le follie woke nel mondo del cinema e delle serie tv, ormai dominate da quel buonismo peloso mirato a soddisfare le istanze di questa o quella minoranza. I grandi classici sono in pericolo, lo sappiamo, e dalla Francia arriva l’ennesima conferma. Il prossimo 22 gennaio 2025 uscirà nelle sale transalpine “Toutes pour une”, ossia “Tutte per una”, film ispirato a “I tre moschettieri” di Alexandre Dumas ma con una differenza piuttosto evidente: Athos, Portos e Aramis sono tre donne, di cui una maghrebina e una nera.

Realizzato con un budget di quasi 11 milioni di euro, il film basato su “I tre moschettieri” è diretto dalla regista Houda Benyamina e vede protagoniste Sabrina Ouazani, Déborah Lukumuena e Daphné Patakia. Sia chiaro, ognuno è libero di fare i film che vuole. Ma appare quantomeno una forzatura adattare uno dei più grandi classici francesi in chiave femminista. Un'inclusività esasperata che rischia soltanto di nuocere, come già accaduto ad altri titoli negli ultimi anni. E la morale è presto definita: le tre protagoniste sono un esempio di libertà femminile, simbolo per tutte le donne.

Sui social è scoppiato il finimondo. Ecco alcuni dei commenti al trailer diffuso ieri: "La cosa peggiore sono quelli che accettano di recitare in questo tipo di assurdità propagandistica woke. Non hanno dignità", "Costretti a plagiare le nostre opere. Non sanno come creare nulla", "Questo cinema è a immagine della Francia: woke e stupida. Il problema è che questi film vengono finanziati con i nostri soldi", "Viviamo in un’epoca meravigliosa in cui le “élite” sono totalmente disconnesse dai francesi e dalla realtà".

Stroncature che non sorprendono, considerando l’amore dei francesi per Dumas e per il suo romanzo già

trasposto sul grande e sul piccolo schermo decine di volte a partire dal 1909, quando l’italiano Mario Caserini realizzò un’opera di 18 minuti basata sulla storia di Athos, Portos e Aramis. Ne vedremo (e leggeremo) delle belle...

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica