Tik Tok, maxi multa di 10 milioni per controlli inadeguati alla sicurezza dei minori

L'Antitrust ha multato il social cinese Tik Tok per 10 milioni di euro, per non aver attuato controlli adeguati sui contenuti diffusi sulla piattaforma, mettendo a rischio la sicurezza di minori e soggetti vulnerabili

Tik Tok, maxi multa di 10 milioni per controlli inadeguati alla sicurezza dei minori
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Maxi sanzione di 10 milioni di euro inflitta dal'autorità Antitrust al social cinese TikTok dopo aver accertato che "risultano inadeguati i controlli della società sui contenuti che circolano sulla piattaforma, in particolare quelli che possono minacciare la sicurezza di soggetti minori e vulnerabili". Inoltre "questi contenuti vengono sistematicamente riproposti agli utenti a seguito della loro profilazione algoritmica, stimolando un uso sempre crescente del social network".

Il caso della "cicatrice francese"

L'istruttoria messa in atto ha accertato la responsabilità di Tik Tok nella diffusione di contenuti, come ad esempio quelli della challenge (sfida), cicatrice francese (che consiste nel stringere in continuazione e con violenza la pelle delle guance affinché appaiano ematomi e macchie rosse in corrispondenza degli zigomi, ndr), estremamente pericolosa per la sicurezza psico-fisica degli utenti, specialmente se minori e vulnerabili. Tik Tok non avrebbe assunto misure adeguate per evitare la diffusione di questo ed altri contenuti simili, non rispettando pienamente le Linee Guida che ha reso note ai consumatori rassicurandoli sul fatto che la piattaforma è uno spazio "sicuro". Le Linee Guida, in realtà, vengono applicate senza tenere conto della vulnerabilità dell'adolescenza caratterizzata da peculiari meccanismi cognitivi dai quali derivano, ad esempio, la difficoltà a distinguere la realtà dalla finzione e la tendenza ad emulare comportamenti di gruppo.

Il caso di questa pericolosa challenge, era già stato attenzionato in Italia, a febbraio la polizia postale ha diffuso un alert proprio su questa sfida: "Si tratta di una nuova challenge che si sta diffondendo in Italia e in Francia, attraverso i principali social frequentati dai ragazzi. La sfida consiste nel procurarsi uno o più ematomi sullo zigomo stringendo con forza la cute tra le dita, sino a lasciare un segno livido evidente. L’intento è quello di assumere un aspetto più rude e temerario, mostrando i segni di una fittizia colluttazione. E’ evidente che quel che si ottiene è invece una temporanea deturpazione del viso, i cui esiti però, possono durare diverse settimane, producendo talvolta danni alla cute, anche gravi".

La polizia postale aveva invitato i genitori a parlare ai ragazzi "per cercare di capire quale interesse e importanza possano avere per loro" queste sfide. Allo stesso modo anche Save the Children aveva lanciato più volte l'allarme spiegando che "l'effetto emulazione è l'elemento più pericoloso". Altre challenge diffuse su alcune piattaforme social a livello internazionale e periodicamente diffuse in diversi Paesi sono state la Blue Whale e la Blackout challenge. La Blackout challenge prevede di stringere attorno al collo una cintura (o un laccio) e resistere il più possibile senza svenire. In Italia, nel 2021, ci fu un caso di una bimba di 10 anni morta a Palermo che sembrò ricollegarsi proprio a questa sfida.

La Blue Whale Challenge si è diffusa invece intorno al 2016 e consisteva in un gioco "a tappe", che poteva portare fino al suicidio: l'allarme che scoppiò anche in Italia fu però fortemente mitigato per mancanza di evidenze di suicidi legati a quella sfida. Tra le altre sfide diffuse negli anni su diverse piattaforme, si ricordano anche la Tide Pods Challenge (sfida che consiste nell'ingerire il detersivo contenuto nelle capsule per lavatrice), la Planking Challenge, riemersa recentemente (che prevede di sdraiarsi in luoghi pericolosi, come i binari di un treno, e scattare in piedi all'ultimo momento per sottrarsi al pericolo), la Borg (Blackout Rage Gallon, che consiste nell'ingerire tutto d'un fiato un gallone di acqua miscelata ad alcol e altre sostanze) e la Hot Chip Challenge (che consiste nel mangiare una sola patatina piccantissima e potenzialmente dannosa per la salute, challenge della quale a ottobre si sono interessati anche i Nas).

La diffusione dei contenuti

Questi contenuti pur essendo estremamente pericolosi, sono diffusi tramite un "sistema di raccomandazione" che si basa sulla profilazione algoritmica dell'utenza, che seleziona costantemente quali video destinare a ciascun consumatore nelle sezioni denominate "Per Te" e "Seguiti", che hanno il solo scopo di aumentare le interazioni tra utenti al fine di far rimanere il più possibile gli utenti sulla piattaforma al solo scopo di lucro, proveniente dagli introiti pubblicitari. Tutto questo crea un condizionamento degli utenti che in questo modo vengono stimolati ad utilizzare sempre di più la piattaforma.

Le società indagate

Per tutti questi motivi l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sottolineato con un comunicato di aver applicato una sanzione di di 10 milioni di euro in solido a tre società del gruppo Bytedance Ltd; l'irlandese TikTok Technology Limited, la britannica TikTok Information Technologies UK Limited e l'italiana TikTok Italy Srl.

La "difesa" di Tik Tok

Alla decisione della sanzione, il portavoce del social ha risposto negando le responsabilità: "Siamo in disaccordo con questa decisione.

Il contenuto legato alla cosiddetta 'cicatrice francesè registrava una media giornaliera di soltanto 100 ricerche al giorno in Italia prima che l'Agcm annunciasse l'avvio delle indagini l'anno scorso. Da tempo - spiega - abbiamo ridotto la visibilità di tali contenuti agli utenti di età inferiore ai 18 anni, escludendoli anche dalla pagina dei 'Per Tè".

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