In realtà molti lo pensano, ma pochi sono pronti ad ammetterlo: le tanto attese feste natalizie si rivelano spesso un vero e proprio incubo. Ore e ore a tavola a rimpinzarsi di ogni genere di cibo, noiose discussioni con parenti lontani, orde di bambini urlanti, tombolate infinite, brindisi continui. Ora c'è uno studio, «Come sopravvivere ai ricevimenti natalizi» - promosso da Sanbitter e condotto su 100 tra esperti del «fuori casa» (barman, gestori di locali e organizzatori di catering) oltre che attraverso un monitoraggio on line sui più famosi social network e blog che trattano delle feste natalizie - che dimostra come per molti degli interpellati (il 69 per cento) l'atmosfera natalizia può diventare un momento di stress e tensione. Basta poco, infatti, per trasformare pranzi e cene in vere e proprie «tragedie» familiari. Numerosi sarebbero gli errori commessi dagli italiani durante i momenti conviviali, come quello di non preparare una giusta quantità di cibo e bevande (57 per cento). Sbagliato anche non creare momenti di intrattenimento prima dei pasti che possano tenere occupati gli ospiti (65 per cento) e l'abuso di alcolici (49 per cento). Disastrose e comuni le conseguenze di simili errori. Ecco allora appartamenti pieni di bambini che piangono e fanno i capricci (43 per cento), di gente annoiata che dorme sul divano (37 per cento), di padroni di casa che litigano perché non tutto fila liscio (33 per cento), di ospiti che si bruciano ai fornelli mentre cercano di dare una mano in affollatissime cucine (26 per cento).
Per gli esperti qualche piccolo accorgimento potrebbe portare un po' più di serenità durante i pranzi: gli invitati andrebbero intrattenuti con un sobrio aperitivo che possa inaugurare il dialogo e lo stare assieme serenamente, ai bambini andrebbe riservata un'area ad hoc del salotto dove poter giocare in attesa di sedersi a tavola con i grandi e gli alcolici dovrebbero essere concentrati a fine pasto per gli immancabili brindisi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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