La delusione della stagione in casa Barcellona ha il nome di Zlatan Ibrahimovic. Pagato 50 milioni di euro più Eto'o valutato 20 milioni, più altri cinque milioni versati dal Barcellona all'Inter per il mancato arrivo del bielorusso Aljaksandr Hleb, un prestito con diritto di riscatto fissato a dieci milioni di euro, il centravanti svedese ha tradito le aspettative e vissuto una annata difficile, oscurato dall'astro Lionel Messi con il quale pare non correre un rapporto felicissimo. O almeno questo si dice. Una delusione che potrebbe spingere la dirigenza blaugrana a mettere sul mercato Ibra. Impresa molto complicata in quanto attorno si muove un mercato molto quieto per un calciatore che nell'estate del 2008, nel ritiro californiano di Los Angeles, aveva dichiarato di voler diventare capitano dell'Inter dopo Javier Zanetti, e invece il 23 luglio lasciava Mourinho e il ritiro statunitense dei nerazzurri a causa dell'imminente trasferinento al Barcellona, sua meta preferita, convinto di raggiungere finalmente la tanto desiderata Champions: «In Italia può bastare - aveva dichiarato durante uno dei suoi celeberrimi attacchi di mal di pancia -. Ma in Europa bisogna giocare meglio». Operazione sostenuta dal suo procuratore Mino Raiola, capace di monetizzare sul passaggio del calciatore al Barcellona, ma preso in contropiede dall'annata fallimentare di Ibra, timbrata proprio contro la sua ex squadra. Sostituito in entrambi i due match di semifinale a San Siro e al Nou Camp, eliminato, senza un solo tiro verso la porta di Julio Cesar, Ibra è stata la delusione nella delusione. E a Barcellona si parla insistentemente dell'arrivo di David Villa proprio nel suo ruolo.
Ma quanto ci sia di vero nell'ipotetico addio dell'ex centravanti dei Campioni d'Italia resta al momento molto difficile da stabilire. Ibra ha lasciato perfino la sua nazionale per dedicarsi interamente al Barcellona. In Italia e in Spagna è praticamente bruciato, ha lasciato l'Inter per un top club che lo portasse in paradiso, non ce ne sono molti, spalma qui e spalma là, resta la Premier league, il Chelsea, ma a quella prezzo?
Al momento del suo ingaggio sul contratto dello svedese è stata fissata una improbabile clausola rescissoria di 250 milioni di euro per un calciatore di 29 anni. Futuro incerto nel quale i bookmaker hanno fornito le loro previsioni, quotando una eventuale cessione dell'attaccante. Un addio che si giocherebbe a 4 volte la posta, contro un ben più sicuro 1.20 sulla permanenza in blaugrana.
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