Accade tutto in una notte. A Spello la gente sminuzza i petali freschi dei fiori, li separa, colore per colore, e li usa per «dipingere» in strada meravigliosi tappeti artistici. È il rito dell'infiortata, che anche quest'anno, in occasione del Corpus domini, ha visto l'intero paese umbro alle prese con i preparativi. Risultato: 1.500 metri quadrati di pennellate di margherite, ginestre, rose e fiordalisi per rappresentare soggetti sacri o cornici geometriche. Quadri di strada curati nel minimo dettaglio, spazzati via, a malincuore, dalla processione del paese. Ma la tradizione è tradizione e funziona così (guarda la gallery).
Quest'anno l'evento ha perfino attirato l'attenzione di una delegazione del paese di Murça, in Portogallo. «Siamo venuti qui per imparare la tecnica dei fiori - racconta il sindaco Joao Teixeira - perché vorremmo organizzare un'infiorata anche da noi». Ed ecco allora i giovani portoghesi inginocchiati a terra ad aiutare gli artisti di Spello a distribuire i petali e a creare le giuste sfumature.
Al lavoro c'è l'intero paesino: gli anziani trovano un angolino d'ombra fuori dal portone di casa e si mettono a sminuzzare fiori ed erba. Le donne trafficano in cucina e sfornano torte e dolci tipici per sostenere la lunga nottata delle squadre di infioratori.
Ada, mentre tagliuzza i petali, ripensa alle infiorate assieme al marito, scomparso da poco, e si commuove. Poi sdrammatizza: «Non penserà mica che ho tagliato tutti questi fiori a mano. Ho anche usato il frullatore». Reginaldo, 74 anni e parlantina spedita, è alle prese con una scatola di gerbere e ricorda: «Un tempo raccoglievamo i petali e li gettavamo dal balcone quando passava la processione. Era una pioggia di fiori meravigliosa». I veterani dipingono a terra i soggetti da infiorare con i gessetti bianchi. I giovani invece stampano i bozzetti con il pc e li incollano per strada, pronti per colorarli.
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